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Bari, operatori museali licenziati: domani sit-in di protesta davanti al Castello Svevo

Pubblicato da: redazione | Gio, 11 Marzo 2021 - 21:30

Entra nel vivo la protesta dei lavoratori di Nova Apulia, la società concessionaria del ministero dei Beni e delle Attività Culturali che si occupa delle biglietterie e di altri servizi museali nel Castello Svevo di Bari e in altri due siti di Gioia del Colle. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione negli scorsi giorni, a seguito della comunicazione relativa alla riapertura dei musei con ingresso gratuito e alla conseguente leggera di pre-licenziamento ricevuta dai dipendneti, il sindacato Filcams Cgil Puglia ha indetto, per la mattinata di domani, un sit in davanti ad uno dei luoghi simbolo della vicenda. Dalle 9 alle 13, infatti, nel piazzale antistante il castello Svevo di Bari, si riuniranno i 24 lavoratori di tutti i siti turistici  regionali della società  Nova Apulia  che aveva in concessione il servizio di biglietteria e bookshop.

“Gli ultimi sviluppi della triste vicenda che ha visto protagonisti loro malgrado, le lavoratrici ed i lavoratori di Nova Apulia società concessionaria del ministero dei Beni e delle Attività Culturali – scrivono, in una nota ufficiale, i referenti sindacali – pare aver imboccato un epilogo drammatico, con il ricevimento del preavviso di licenziamento, nonostante i numerosi incontri con la Direzione regionale dei musei di Puglia, per risolvere le criticità derivanti dalla messa in mora del concessionario. Tale complicanza – prosegue la nota – aggrava ulteriormente la già difficile condizione che assilla le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie economicamente provati dai tragici risvolti della pandemia.

La segreteria regionale di Filcams Cgil sottolinea che sono risultati vani i molteplici tentativi di coinvolgere nella vertenza l’assessorato regionale alla Cultura, come pure l’attivazione della task force sull’occupazione della Regione Puglia, risultata inevasa, a dire del sindacato.

Tali drammatici sviluppi, rischiano letteralmente di tramutarsi in un’emergenza sociale e culturale pesantissima per l’intero territorio regionale. Pertanto le Segreterie FILCAMS territoriali coinvolte, hanno decretato senza indugio, la proclamazione dello stato d’agitazione con il coinvolgimento in ultima istanza delle Prefetture per scongiurare la drammatica conclusione della vicenda – prosegue la sigla sindacale – Richiediamo fin d’ora un incontro prevedendo una delegazione ristretta di lavoratori.

Intanto la stessa segreteria regionale di Filcams Cgil ha indirizzato una lettera a Leo Caroli, presidente del Comitato per il monitoraggio di sistema economico produttivo e aree di crisi, per richiedere un incontro finalizzato all’individuazione di elementi utili di soluzione all’attuale condizione precaria delle operatrici e degli operatori coinvolti.

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