A meno di due giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto firmato dal premier Mario Draghi, il governo italiano si prepara ad affrontare una nuova settimana complessa per la gestione della pandemia da Covid19, con la prospettiva dell’introduzione di nuove restrizioni e lockdown localizzati che potrebbero colorare di rosso gran parte dell’Italia. Oggi, infatti, l’incontro della cabina di regia, dove la linea è quella del “massimo rigore”, per cercare di limitare la corsa del contagio acuita, nelle ultime settimane, dalla diffusione delle nuove varianti del virus.
I numeri confermano, infatti, la preoccupazione degli scienziati, che negli scorsi giorni hanno ribadito la necessità di innalzare le misure restrittive a livello nazionale e locale e di ridurre sensibilmente la mobilità e i momenti di incontro e di scambio della popolazione: il tasso di positività è infatti salito, a livello nazionale, di ben un punto e si ferma al 7,6% e, all’interno dei reparti ordinari degli ospedali ci sono stati altri 443 ingressi in 24 ore, con il totale dei ricoverati che è tornato sopra i 21mila. Sono 9, inoltre, le regioni italiane che hanno superato la soglia critica del 30% di occupazione dei posti in Rianimazione: “Questo sarà un mese complicato – è stato, sul punto, il commento del ministro della Salute Roberto Speranza, che ha ribadito come le varianti abbiano “prodotto una nuova fase di accelerazione dell’epidemia”, con il virus che “oggi è più capace di correre” rispetto ai mesi scorsi.
Anche se dal governo non arrivano conferme circa l’ipotesi di un lockdown nazionale, L’Italia si avvia dunque verso una nuova stretta, che proseguirà secondo il metodo della divisione del territori per fasce di rischio. “Monitoriamo la curva e verificheremo sulla base della proporzionalità quali siano le misure più adeguate – ha detto, ancora, Roberto Speranza – Mi aspetto nei prossimi giorni e nelle prossime settimane che la curva possa salire ancora e dunque mi aspetto altre regioni in rosso”. E, in attesa dei nuovi dati relativi al monitoraggio e di un eventuale cambio di fascia e di colore, la palla dell’intervento e di eventuali nuove ordinanze restrittive resta nelle mani di sindaci e presidenti di Regione.
Sono tantissime le città italiane nelle quali sono già stati messi in campo nuovi interventi in per evitare gli assembramenti, con le forze di polizia che nelle ultime 24 ore hanno controllato, su tutto il territorio nazionale, circa 13mila esercizi commerciali e 92mila persone, sanzionandone 1.800. Al di là delle misure applicate a livello locale, sul tavolo del governo anche una serie di ipotesi al vaglio in vista delle festività pasquali: dalla proroga del divieto di spostamento, che scade il 27 marzo, all’anticipo dell’orario del coprifuoco fino ad un innalzamento delle restrizioni come avvenne nel periodo di Natale, come il lockdown limitato ai fine settimana. Provvedimenti che sarebbero mirati ad evitare un lockdown generale, che metterebbe ancora in grave difficoltà l’economia nazionale.