Bari è prima al Sud ma terz’ultima in Italia per la spesa dedicata ai servizi all’infanzia, tra i Comuni con almeno 200mila residenti: è quanto riporta un’anticipazione del prossimo numero del ‘Rapporto Sud’ de Il Sole 24 Ore in edicola domani venerdì 5 marzo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Il quotidiano economico riporta i dati dell’indagine della Fondazione Openpolis la quale rivela che tra le città con più di 200mila abitanti quelle che spendono di più sono tutte del Centro Nord, mentre in coda alla classifica ci sono tre comuni meridionali: Bari (con una dote pro capite di 72,75 euro spesi nel 2019) Napoli (36,22 euro) e Messina (3,95). Lo studio è basato sui bilanci dei consuntivi dei Comuni italiani nel 2019 depositati presso la Ragioneria generale dello Stato e pubblicati sulla Banca dati delle amministrazioni pubbliche.
«Va detto però – spiega il Rapporto Sud – che, come è noto, il Sud da tempo è penalizzato nella distribuzione delle risorse nazionali, tra cui quelle destinate agli asili nido, per il ricorso attuato per molti anni al criterio della spesa storica che di fatto, sebbene parzialmente corretto, ancora penalizza proprio quei Comuni che avrebbero bisogno di maggiori risorse per colmare lacune ormai croniche». ANSA