Quali sono le priorità sulla campagna vaccinale anti Covid della Regione Puglia? Lo spiega sui social l’assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco, che delinea la procedura per la somministrazione ai cittadini. Oltre a rispondere a polemiche e appelli per vaccinare prima le persone fragili, con patologie gravi, in anticipo rispetto a insegnanti e operatori delle forze dell’ordine. Lopalco spiega che l’inoculazione sarà legata alla tipologia del vaccino.
“La ratio – commenta Lopalco – del piano è semplice, vacciniamo, in quest’ordine: i luoghi da proteggere per primi, cioè ospedali ed RSA, poi i gruppi di popolazione che hanno un maggior rischio di malattia grave o morte. In ordine: over 80 , soggetti molto fragili, over 70 , soggetti fragili via via più giovani. A seguire i lavoratori che appartengono a servizi essenziali: scuola, forze armate, sistema giudiziario e carceri, informazione, trasporti. Infine il resto della popolazione”.
“Credo che la scala di priorità non faccia una grinza. Mac’è sempre un ma nel Paese degli Uffici Complicazione Affari Semplici. Arriva il vaccino AstraZeneca, quello – ohibò – di cui l’Unione Europa ha opzionato il più alto numero di dosi, e AIFA pone delle fortissime restrizioni al suo uso: raccomanda di non usarlo in soggetti portatori di patologie e in quelli con più di 55 anni (dopo negoziazione si arriva a 65)”, spiega Lopalco.
“Cosa comporta questa singola geniale mossa dell’agenzia regolatoria? Che il vaccino che nei prossimi mesi sarà maggiormente disponibile in Italia non può essere usato per Rsa e persone a rischio. Dobbiamo dunque avviare la vaccinazione del gruppo dei lavoratori essenziali insieme al gruppo a chi ha maggior rischio di malattia. Ecco il paradosso, che molti additano come una infamia ascrivibile alla Regione Puglia, di programmare la vaccinazione di insegnanti, forze dell’ordine, della amministrazione giudiziaria, del mondo dell’informazione o di altri servizi essenziali, senza ancora aver vaccinato anziani, disabili, malati”.
“Nel mese di Marzo saranno consegnate 260.000 dosi di vaccini a mRNA (Pfizer + Moderna) che basteranno giuste giuste a vaccinare i pugliesi over 80 (con queste dovremmo fare anche le seconde dosi a chi si è vaccinato a febbraio). Nello stesso periodo saranno consegnate 150.000 dosi di vaccino AstraZeneca. Che faccio? Lo tengo nel frigorifero? No di certo: avvio in parallelo. Mentre programmiamo la vaccinazione di soggetti fragili e ultra65enni, contemporaneamente e in base agli arrivi promessi di vaccino AstraZeneca (che ripeto non potremmo usare altrimenti) programmiamo anche la vaccinazione delle categorie di lavoratori nei servizi essenziali”, conclude Lopalco.