Preoccupa l’aumento della circolazione della variante inglese in Puglia. Nel giro di poco più di una settimana i dati mostrano un passaggio dal 38,6% al 47,5%. E’ il risultato dell’indagine commissionata dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, effettuata dai laboratori di Igiene del Policlinico di Bari l e Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata. La ricerca rientra nell’ambito di una survey svolta a livello nazionale.
Sono 59 in totale i campioni analizzati in Puglia provenienti da 7 laboratori diversi, 28 i casi in cui è stata identificata la variante inglese. Non sono state individuate né la variante “brasiliana”, né la variante “sudafricana”. Lo studio è stato svolto dalla professoressa Maria Chironna, coordinatrice della rete regionale dei laboratori SARS Cov-2 Uoc (Unità operativa complessa) e a capo del laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica del Policlinico di Bari, e dal dottor Antonio Parisi, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico della Puglia e Basilicata. “E’ confermata la necessità di alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus”: così l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, ha commentato l’indagine virologica.