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Crimini informatici, in pandemia aumento del 300%: rapporto dell’osservatorio Exprivia  

Pubblicato da: redazione | Mer, 24 Febbraio 2021 - 21:30

Le informazioni sullo stato di salute dei pazienti sono una notevole fonte di guadagno per gli hacker: per questo motivo la sanità rappresenta uno dei settori più “attrattivi” per il cybercrime, con un aumento pari al 300% delle violazioni di sicurezza dopo il primo trimestre 2020. Il dato emerge dall’ultimo rapporto sul tema delle minacce informatiche pubblicato dall’osservatorio Cybersecurity di Exprivia. “I dati riservati – spiega il rapporto – una volta sottratti possono essere facilmente venduti nel dark web per ottenere così dei facili profitti. Inoltre, sono in allerta anche i dispositivi medici poiché rappresentano un facile punto di accesso. Il 2020 e la pandemia da Covid – si legge nella presentazione di Exprivia – hanno messo in evidenza quanto il settore sanitario sia tanto fondamentale per il nostro paese quanto vulnerabile”.

In Italia, tra ottobre e dicembre del 2020, sono stati registrati complessivamente 237 crimini informatici e una crescita del 60% rispetto al trimestre precedente e quasi del 400% in relazione ai primi tre mesi dell’anno, quando i crimini di questa categoria sono stati 49. E, in effetti, dalla lettura del report, sembra che l’anno 2020 abbia rappresentato per i cyber criminali un’occasione irresistibile per l’attività illecita e le minacce informatiche. Oltre a quello sanitario, tra i settori più colpiti resta la finanza, soprattutto per l’incremento dei pagamenti cash-less. In questo ambito, primeggia l’adescamento tramite email e social network, con un numero lievemente superiore di attacchi per le aziende e le pubbliche amministrazioni del nord Italia. 

Sempre nell’ambito dei più colpito, anche il settore dell’education in particolare modo per le intromissioni durante le video call spesso utilizzate per le lezioni ed i consigli di classe. Scendendo nel dettaglio dei mesi, lo scorso marzo ha rappresentato il vero spartiacque nella dinamica del cybercrime: con l’iniziò della pandemia e la conseguente diffusione dello smart working, si è assistito a un’impennata tra attacchi informatici, violazioni della privacy e incidenti in tutti i settori dell’economia e della pubblica amministrazione. Secondo l’osservatorio, “i fenomeni, oltre che all’enorme numero di dispositivi connessi in rete, sono legati alla crescita esponenziale delle transazioni digitali, tra cui gli acquisti e le operazioni bancarie online, soprattutto nell’ultima parte dell’anno”.

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