È ancora botta e risposta tra il Codacons e il governo regionale pugliese. Un nuovo ricorso al Tar è infatti previsto da parte dell’associazione contro la nona ordinanza del governatore della Puglia, Michele Emiliano, firmata la scorsa notte per superare la sospensione della precedente: dopo la pronuncia del Tribunale amministrativo, infatti, Emiliano aveva dovuto fare un passo indietro rispetto all’intervento firmato il 20 febbraio scorso che aveva decretato la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio
Secondo quanto annunciato quest’oggi, l’organizzazione dei consumatori di Lecce ricorrerà nuovamente al Tar contro quello che definisce “un atteggiamento indecoroso istituzionale” da parte della Regione: “Mentre dichiara di voler rispettare le decisioni del Tar – scrivono, infatti, i referenti del Coacons – che si dovrebbero commentare solo impugnandole, il presidente della Regione Puglia da il via ad un balletto di ordinanze che danneggia ancora di più gli studenti nel più clamoroso silenzio dell’Ufficio scolastico regionale e del ministro dell’Istruzione”. E, in effetti, il Codacond punta l’accento sul fatto che le motivazioni con le quali il tribunale amministrativo ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza regionale del 20 febbraio evidenziano come la norma di riferimento in tema di scuola sia l’ultimo Decreto emanato dal governo centrale.
“Il perimetro di operatività dei governatori trova un suo ineludibile limite negli standard minimi fissati a livello nazionale – scrive il Codacons, che rincara – Neanche il presidente della Campania Vincenzo De Luca (che pure ha fatto una grande battaglia su questo tema) è giunto ad un tale irriguardoso, incomprensibile ed inammissibile comportamento che, oltre a produrre grande confusione negli uffici scolastici, tra i genitori danneggia irrimediabilmente gli studenti di tutta la Puglia. Dinanzi a questo comportamento irriguardoso nei confronti dei giudici amministrativi e delle loro decisioni e dinanzi al colpevole silenzio delle istituzioni nazionali – proseguono – il Codacons di Lecce è costretto a un ulteriore ennesimo ricorso avverso l’ultima ordinanza del presidente Emiliano che altro non fa che reiterare il contenuto della precedente ordinanza già sospesa in via cautelare dal Tar”.