Il Tribunale del Riesame di Bari ha annullato le misure interdittive disposte nel dicembre scorso per l’ex direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore, per il direttore sanitario Matilde Carlucci e per il direttore Area tecnica Claudio Forte, nell’ambito dell’inchiesta su quattro decessi per legionella avvenuti dal 2018 al 2020. I giudici hanno accolto gli appelli dei difensori degli indagati e rigettato quello della Procura che chiedeva di prolungare le misure interdittive fino ad un anno o almeno 6 mesi rispetto ai 3 mesi stabiliti dal gip, in scadenza il 9 marzo.
Gli indagati rispondono di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro delitto. Stando alle indagini dei carabinieri del Nas, coordinate dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dalla sostituta Grazia Errede, i dirigenti indagati, nonostante i decessi per legionella, non avrebbero fatto la necessaria bonifica negli impianti idrici dei reparti dove era stata accertata la presenta del batterio. Nell’ambito di questa inchiesta a novembre 2020 è stato anche disposto il sequestro preventivo con facoltà d’uso dei due padiglioni del Policlinico, Chini e Asclepios, risultati infetti da legionella.