In quaranta edicole sarà possibile richiedere certificati anagrafici. Ieri il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il Regolamento generale per la protezione dei dati personali – RGPD per l’intermediazione dell’attività di front office del Comune di Bari, che favorirà l’avvio dell’attività di intermediazione delle edicole che potranno erogare così certificati anagrafici per conto del Comune di Bari.
Questo regolamento disciplina, nel rispetto della vigente normativa comunitaria e nazionale, le regole di dettaglio inerenti la protezione dei dati personali delle persone fisiche, con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali trattati da soggetti esterni, con funzione di intermediazione, per conto del Comune di Bari quale titolare del trattamento e per l’esecuzione delle attività di front-office.
Nel documento vengono sanciti i rispettivi compiti e le funzioni dei soggetti che partecipano all’attività di intermediazione e i servizi che sarà possibile richiedere da parte dei cittadini. In particolare i soggetti autorizzati ad erogare il servizio si impegnano al rispetto della vigente normativa nazionale ed europea sulla protezione dei dati personali, dovranno agire tenendo conto dei diritti e delle libertà fondamentali degli interessati (cittadini, delegati o terzi) nel rispetto dei principi stabiliti dal Regolamento UE 2016/679 e dal D.Lgs. 196/2003 (Codice privacy) con riferimento a quanto previsto dall’art. 5 del RGPD in termini di liceità, correttezza e trasparenza, limitazione della finalità, minimizzazione dei dati, esattezza, limitazione della conservazione, integrità, riservatezza e disponibilità.
I soggetti che si candidano a diventare intermediari devono pertanto possedere le seguenti caratteristiche: avere sede operativa nel Comune di Bari; assicurare l’apertura al pubblico per almeno otto ore nell’arco della giornata solare; eseguire l’attività di front-office per l’intera durata dell’apertura al pubblico; essere in possesso di credenziali SPID.
Prima di svolgere l’attività gli intermediari dovranno sottoscrivere un apposito disciplinare con il Comune nell’ambito di un precedente protocollo di intesa/accordo sottoscritto dall’ente esponenziale alla quale aderiscono.
Il cittadino, dal canto suo, se sceglie di avvalersi del servizio dell’intermediario, deve compilare la richiesta su apposita modulistica, completa dell’informativa sul trattamento dei dati personali conforme agli articoli 13 e 14 del RGPD, predisposta dal Comune. Il set minimo di dati personali, del cittadino o dell’eventuale delegato, richiesti dalla modulistica è composto da cognome, nome, codice fiscale, numero documento d’identificazione, ente che ha rilasciato il documento d’identificazione con relativa data di scadenza.
Eventuali ulteriori dati personali potranno essere richiesti dalla modulistica per rendere effettiva l’esecuzione dell’attività di front-office, nel rispetto dei principi previsti dall’articolo 5 del RGPD. La modulistica per la richiesta sarà approvata con determinazione dirigenziale del direttore di ripartizione competente rispetto all’attività da espletare e successivamente pubblicata sul sito internet del Comune, oltre che resa disponibile agli intermediari interessati.
L’intermediario sarà poi chiamato a inserire i dati forniti dal cittadino, funzionali alla richiesta, all’interno della piattaforma tramite le credenziali SPID di cui è in possesso e a consegnare al cittadino, o al delegato, la ricevuta riferita al completamento dell’inserimento della richiesta all’interno della piattaforma. Per motivi di sicurezza, qualora la richiesta abbia come esito la produzione di documentazione, l’intermediario la produce in stampa solo al momento della consegna al cittadino o al delegato.
“Facciamo un nuovo passo avanti in un percorso che ha richiesto un po’ di tempo per definire le regole di protezione dei dati a garanzia dei cittadini. Ciò completa l’iter necessario a realizzare un obiettivo che da un lato può significare semplificare la vita dei cittadini – spiega l’assessore Eugenio Di Sciascio- e offrire sostegno alle attività degli edicolanti, dall’altro favorisce un importante presidio decentrato nella città. Avevamo già raccolto una quarantina di adesioni di soggetti interessati ad erogare il servizio, ora attiveremo un breve percorso di formazione per renderli operativi e stipuleremo le singole convenzioni, in modo da facilitare e moltiplicare i punti di accesso ai servizi comunali in tutta la città. In quest’ultimo anno abbiamo dovuto far fronte a numerose difficoltà circa l’organizzazione del lavoro degli uffici dei servizi demografici, complici le continue novità dei servizi erogati e un costante aggiornamento del personale dipendente che contestualmente, a causa della carenza di organico, ha dovuto comunque continuare a erogare il servizio. A questo scenario si sono aggiunte le difficoltà dovute alla pandemia e alle restrizioni introdotte per contrastare il contagio. Fattori che, per forza di cose, hanno complicato ulteriormente l’accesso dei cittadini ai servizi. Le edicole, anche su questo fronte, si confermano la scelta giusta come front office sul territorio, essendo attività rimaste aperte anche durante il periodo di lockdown più severo”.