Spostamenti tra regioni vietati fino al 27 marzo. E’ quanto deciso dal Consiglio dei ministri riunitosi questa mattina per discutere in merito agli spostamenti tra regioni.
Si tratta, in particolare, della proroga del decreto legge sugli spostamenti emanato dal precedente governo con a capo Giuseppe Conte, che scadrà il 25 febbraio. Fino al 27 marzo, nello specifico, sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, su tutto il territorio nazionale. Confermate però le deroghe. Ci si potrà spostare oltre i confini regionali solo ed esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, tra cui motivi di salute. Inoltre, è sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
C’è però una novità riguardante le zone rosse. Per queste ultime non saranno più valide le deroghe che permettevano di fare visita a parenti o amici per le regioni ad alto rischio. Fino al 5 marzo, va specificato, è in vigore il decreto che consente, in ambito regionale all’interno delle zone gialle e comunale in quelle arancioni. All’interno dello stesso Dpcm è previsto anche lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una sola volta al giorno nel rispetto degli orari previsti dal coprifuoco, ovvero dalle 22 alle 5. La deroga permette a due persone di fare visita ad amici e parenti, accompagnati da minori di 14 anni sui quali tali personeesercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autossufficienti conviventi. A partire dal 25 febbraio la deroga sarà prevista esclusivamente per le zone gialle e arancioni.
Invariata, tra le altre, la deroga per i piccoli Comuni. Nel testo, secondo quanto scrive il Corriere, è specificato che nelle zone arancioni, per i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.