Si trovava in regime di domiciliari ma aveva installato numerose telecamere di videosorveglianza all’interno e all’esterno dell’edificio. Queste ultime, puntando illecitamente sulla pubblica via, servivano al monitoraggio delle visite di controllo della polizia.
A seguito di tale constatazione l’uomo, un pregiudicato classe 1986, è stato tradotto in carcere dagli agenti della squadra mobile della Questura di Bari. Al momento del controllo nell’abitazione, i poliziotti hanno identificato, inoltre, un secondo pregiudicato che, sapendo di non potersi trattenere in quell’appartamento, prima dell’arrivo dei Falchi, si era maldestramente nascosto sotto le coperte, nello stesso letto occupato dalla madre del pregiudicato, che in quel momento stava dormendo.