Non ci saranno le prove scritte neanche quest’anno per l’esame di maturità. Lo ha annunciato, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro Patrizio Bianchi. “I maturandi dovranno preparare un ampio elaborato sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Da qui comincerà l’orale che si svilupperà poi anche sulle altre discipline”.
Non ci sarà un accesso automatico all’esame, sarà il Consiglio di classe a decidere se un alunno potrà affrontare la prova o dovrà ripetere l’anno. Il ministro ha parlato anche della possibilità di allungare il calendario scolastico. “La legge prevede almeno 200 giorni di lezione, ma non è un problema di un giorno in più o in meno. Dobbiamo decidere rispettando i diritti e la vita delle persone. La scuola non è solo insegnamento, apprendimento, ma anche vita comune”. Resta quindi ancora l’ipotesi di chiusura dell’anno il 30 giugno.
Il ministro ha annunciato anche le sue riforme: la prima da fare è “quella dell’istruzione tecnica, dagli istituti professionali agli Its di cui dobbiamo ridisegnare i percorsi. Ma io sogno – ha detto – per i ragazzi un percorso scolastico che parte dai tre anni e arriva fino alla fine della laurea triennale, perché solo così colmeremo il gap per i giovani del nostro Paese”.