Sempre più bambini affetti da tumore cerebrale potranno essere curati in Puglia, in particolare al Policlinico di Bari, senza dover andare lontano. La conferma arriva da Oncoematologia Pediatrica Bari che ha annunciato l’apertura di un ulteriore protocollo dedicato alla cura di bambini, ragazzi e giovani adulti. Si tratta, in particolare, del protocollo di cura SIOP-EP II riguardante l’ependimoma, tumore cerebrale maligno.
Da ieri, il Policlinico di Bari, può offrire ai pazienti un ulteriore tassello per quanto concerne l’offerta di trattamento nella cura dei tumori. Una buona notizia che arriva in un momento delicato, quello dell’emergenza sanitaria. Il lavoro dell’equipe barese, guidata da Nicola Santoro, direttore di Oncologia pediatrica e il professor Francesco Signorelli, direttore di Neurochirurgia, prosegue però senza sosta, al di là della pandemia. In Puglia e Basilicata, va specificato, il Policlinico di Bari è l’unico centro aperto capace di gestire questa tipologia di protocollo utile per curare bambini e adolescenti affetti da ependimoma, fino all’età di 22 anni.
Lo sponsor che si è occupato di garantire la qualità dei protocolli di cura internazionale è francese e si trova a Lione. Ogni protocollo di cura, prevede in particolare che dei coordinatori, aiutati dal supporto di referenti garantiscano una qualità della cura dei pazienti che sia uguale in tutte le città. I bambini, specificano dal team di Neurochirurgia “devono seguire gli stessi percorsi, sia che vengano curati a Bari, sia che vengano curati a Roma o a Milano”. Ci sono alcuni centri satelliti all’interno dei quali possono essere aperti dei protocolli di cura nel momento in cui vengono confermati tutti i requisiti standard. Il protocollo in questione prevede, nello specifico, l’utilizzo di intervento chirurgico, chemioterapia e radioterapia.
A questo percorso partecipa un’equipe di specialisti capaci di fornire supporto nelle cure dei tumori sotto diversi aspetti. Il team è composto infatti da neurochirurghi, oncologi, farmacisti, radioterapisti, ma anche da uno psicologo specializzato in trattamento dei pazienti affetti da questa patologia.
“Siamo estremamente entusiasti, questo protocollo è un’aggiunta essenziale ad un’offerta di trattamento già ampia – hanno commentato dal team di Neurochirurgia – ci sono delle specialità per i percorsi di cura internazionali che non possono essere fatte presso altri centri perché al Policlinico vengono racchiusi tutti questi specialisti. Un’equipe multidisciplinare formata in tal senso. Il Policlinico è l’unico centro perché risponde a dei requisiti di qualità”. Negli ultimi tre anni, sottolineano, l’incremento dei bambini operati per tumore cerebrale in Puglia è passato dal 30% al 75%. Dati che, specificano dal team, sono dovuti soprattutto all’attivazione di tutti questi protocolli, ma anche ad un cambio del gruppo di lavoro, in particolare il team dei neurochirurghi, che ha portato il Policlinico di Bari ad incrementare il numero di pazienti, bambini e adolescenti, trattati, prima smistati in altre strutture della penisola.
“Si tratta di un discorso molto ampio – concludono dal team – questo è l’ultimo protocollo approvato, negli ultimi anni ce ne sono stati tanti per i quali il Policlinico ora fa da referente nel campo dell’oncologia pediatrica, per tanti tumori solidi, leucemie, linfomi. Questi protocolli internazionali garantiscono un trattamento di altissima qualità perché è tutto assolutamente centralizzato e monitorato dall’inizio al termine del trattamento. Adesso, più di prima, bambini e ragazzi non dovranno andare lontano per poter essere curati”.