Il Centro ludico per la prima infanzia “Don Tonino Bello”, a Poggiofranco, ha realizzato un questionario di gradimento rivolto alle famiglie dei bambini (3-36 mesi) accolti nella struttura comunale per verificarne il livello di soddisfazione in relazione ai servizi offerti. L’indagine, strutturata su 31 domande e 10 livelli di valore, in cui 1 è il valore minimo di soddisfazione e 10 il livello massimo, è stata effettuata in tre periodi diversi dell’ultimo anno. La prima parte è stata effettuata nei mesi di novembre e dicembre 2019, poi luglio 2020 e infine novembre e dicembre 2020.
Dalle condizioni igieniche all’adeguatezza degli spazi, ma anche accoglienza, capacità di ascolto e quella di offrire ai bambini stimoli adeguati, l’uniformità nella gestione della relazione da parte del personale, la capacità di farsi carico di problemi, la professionalità del personale educativo e ausiliario, la qualità delle attività ludico-didattiche e di quelle realizzate con i genitori e la valutazione complessiva dell’esperienza. Sono questi gli aspetti su cui indaga il questionario.
Su 105 questionari distribuiti ne sono stati raccolti in totale 102, tutti compilati in forma anonima. Dall’analisi risulta che il servizio è molto apprezzato dalle famiglie utenti che ne riconoscono la validità educativa per i propri figli, ritenendolo un valido sostegno. Tra i punti di forza spiccano la gestione dell’accoglienza e la professionalità del personale educativo e, a seguire, il rispetto della riservatezza, la capacità di ascolto e di offrire stimoli adeguati ai bambini, la cura e l’attenzione al benessere dei bambini, le capacità di rispondere alle esigenze, la professionalità del personale ausiliario e la documentazione prodotta e fornita sulla vita nel centro ludico.
Dal confronto con i risultati raggiunti lo scorso anno, emerge che molti degli aspetti analizzati hanno conseguito un giudizio più elevato, mentre alcuni sono rimasti invariati e pochi altri hanno registrato una leggera diminuzione. Tra le criticità, la difficoltà di acquisire informazioni sulla procedura per l’iscrizione dei bambini per chi è poco pratico di procedure online, i tempi di risposta all’esito della domanda di iscrizione, l’orario di ingresso e uscita (è stato espresso il bisogno di usufruire del tempo prolungato o pieno con rientro pomeridiano).
Alcuni genitori, in particolare, hanno infatti hanno avanzato la richiesta di rendere più agili le procedure sulla piattaforma del sistema Puglia per ottenere buoni servizio di conciliazione, ipotesi per cui gli enti gestori hanno messo a disposizione delle famiglie personale amministrativo, di estendere gli orari di ingresso e uscita per conciliarli al meglio con i tempi lavorativi, di attivare il servizio mensa e attività complementari pomeridiane e, infine, di attrezzare l’area esterna con moduli gioco, scivoli e altalene ad uso esclusivo del centro.
“Ormai il centro Don Tonino Bello, partito come progetto sperimentale qualche anno fa, è una realtà consolidata e strutturata nel panorama dei servizi cittadini rivolti alla prima infanzia – ha commentato l’assessore al Welfare Francesca Bottalico – i due centri ludici per la prima infanzia, cui si sono aggiunte nel tempo la Casa delle Bambine e dei Bambini e, da qualche giorno, la Casa della genitorialità, hanno di fatto ampliato e potenziato la programmazione degli interventi gratuiti per i più piccoli (0-3 anni) per puntare sulla cura dell’infanzia e sul sostegno ai neogenitori e alle famiglie in difficoltà, per cui nelle prossime settimane sarà attivata una rete cittadina per la prima infanzia e la genitorialità.
“A breve, nel centro Don Tonino Bello, partiranno nuovi progetti – ha concluso l’assessore – tra cui gli atelier artistici online ideati per aiutare i bimbi a sviluppare le loro potenzialità, a divertirsi, a intrattenersi in modo intelligente e ad accrescere la fiducia in se stessi, uno sportello di ascolto, supporto e orientamento per una genitorialità consapevole attraverso una linea telefonica dedicata e dal prossimo mese di giugno un progetto pensato per accompagnare i piccoli e le loro famiglie nel passaggio delicato dal nido alla scuola dell’infanzia”.