Per contrastare il fenomeno della tossicodipendenza è “fondamentale la precoce presa in carico dei soggetti segnalati per l’uso di sostanze stupefacenti” e, proprio con questa finalità, è stato siglato oggi in prefettura il protocollo operativo tra Prefettura e Asl Bari, rappresentate rispettivamente dal Prefetto Antonia Bellomo e dal Direttore Generale Antonio Sanguedolce. L’intesa avrà durata triennale e costituisce lo strumento operativo per mettere in rete i diversi servizi impegnati nel settore della tossicodipendenza.
Obiettivo finale, la creazione di percorsi comuni e semplificati per integrare le competenze e le funzioni del Nucleo Operativo Tossicodipendenze (NOT) della Prefettura con le professionalità specializzate che operano nei SerD del Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asl. “L’intesa – spiega il direttore generale dell’Asl, Antonio Sanguedolce – sarà particolarmente efficace nel “tagliare” i tempi burocratici fra la denuncia, la notifica, la prima e la seconda convocazione, il passaggio dalla Prefettura al Servizio Dipendenze Patologiche: tempi che possono essere così lunghi da vanificare molto spesso l’efficacia degli interventi”. “L’attuazione concreta del documento consente – precisa il prefetto Bellomo – un coinvolgimento più efficace delle diverse amministrazioni coinvolte e delle famiglie interessate dalla problematica, favorendo il dialogo e l’attenzione alle problematiche giovanili”.
I numeri del fenomeno sono significativi: i segnalati sono in prevalenza giovani adulti (18-25 anni) e adulti (26-49 anni) che hanno dichiarato di fare uso personale delle sostanze a loro sequestrate. Negli ultimi 5 anni, il Dipartimento Dipendenze Patologiche – diretto dal dottor Antonello Taranto – ha ricevuto mediamente 516 segnalazioni. Inoltre, nel 2020, sono state trattate 129 famiglie disfunzionali per motivi droga-correlati in presenza di figli minorenni, per i quali si sono resi necessari interventi sia di tipo giudiziario sia a carattere sanitario.