Il dato relativo all’occupazione dei posti letto nei reparti di Terapia intensiva in Puglia scende finalmente sotto la soglia critica del 30%, attestandosi al 28%. A registrarlo è il report dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che registra un dato che si discosta solo di 2 punti percentuali rispetto al limite fissato dal ministero della Salute. Il dato relativo all’occupazione dei posti nei reparti di Rianimazione scende, infatti, drasticamente rispetto a quello pari al 37% registrato lo scorso 5 febbraio.
Il picco in discesa, c’è da precisarlo, è dovuto anche al ricalcolo, chiesto dalla Regione Puglia, dei posti letto effettivamente attivi in questo momento, dopo una sottostima dovuta al mancato conteggio anche dei reparti mobili attivati nella provincia Barletta-Andria-Trani. Una sottostima relativa alla disponibilità di posti di Terapia intensiva che potrebbe essere proprio alla base della mancata concessione, per la Regione Puglia, del passaggio dalla zona gialla alla zona arancione.
All’interno dell’area medica, comprensiva dei reparti di Pneumologia, Malattie infettive, Medicina, il tasso di occupazione è attualmente pari al 40%, in calo di un punto rispetto all’ultimo report. Entrambi i parametri restano, però, oltre la media nazionale: in Italia infatti il tasso di occupazione dei posti letto di Intensiva è del 24%; quello di medicina Covid è del 31%.