Dopo aver raccolto una tonnellata di rifiuti sul lungomare di Bari, tra la spiaggia pubblica di Pane e pomodoro e il lido di Torre Quetta, domani 7 febbraio alle 10, è stato annunciata una nuova iniziativa di clean up o semplicemente pulizia della costa. I protagonisti sono i volontari del gruppo Retake, a cui aderiscono cittadini sensibili al tema ambientale sia grandi che i più piccoli.
In un chilometri di costata sono stati ritrovati perfino dei pneumatici, o una segha vintage, oltre a una distesa di scarti di plastica e polistirolo che dopo essere stati gettati in mare finiscono per essere riportati sulla battigia durante le mareggiate. Nei prossimi giorni però potrebbe esserci una novità. Si tratta dell’idea di monitorare lo stato di salute del lungomare con il pesce mangia plastica, una struttura che consente di accumulare gli scarti e renderli visibili ai passanti, oltre che a invogliare alla rimozione dei rifiuti.
“Con il permesso del Comune – racconta un volontario di Retake Bari – pensiamo di farne un osservatorio su inquinamento da plastica del nostro mare. Potendo installare questi contenitori speciali potremmo consentire a tutti di raccogliere e depositare i rifiuti portati da mare ma solo quelli. In questo modo riusciremmo tutti quanti senza creare flashmob e mega clean up a tenere la spiaggia pulita e nello stesso tempo a monitorate le quantità di rifiuti. Adesso però dobbiamo capire come realizzare questi enormi contenitori”.
Foto facebook GAL Valle d’Itria