Procedono in questi giorni le operazioni di allestimento degli spazi esterni di lettura previsti dal progetto “Colibrì – La rete delle biblioteche del Comune di Bari”, finanziato dall’avviso regionale Community Library per progetti di qualificazione e rafforzamento dei sistemi bibliotecari pugliesi. Colibrì è il network di biblioteche di quartiere che il Comune ha scelto di costituire in una rete strutturata, organizzata e coerente dal punto di vista degli standard di allestimento, di dotazione tecnologica e di gestione.
Sono 11 i presìdi, distribuiti sull’intero territorio cittadino e che coinvolgono altrettanti quartieri: Catino (Biblioteca del polifunzionale), San Paolo (Biblioteca scolastica Lombardi), Libertà (Biblioteca di quartiere Don Bosco), San Girolamo (Biblioteca scolastica Duse), San Cataldo (Biblioteca scolastica G. Marconi), San Nicola (Biblioteca del Museo Civico), Murat (Biblioteca scolastica Mazzini), Carrassi (Biblioteca di quartiere Cagnazzi), San Pasquale (Biblioteca dei Ragazzi/e), Carbonara (Biblioteca scolastica De Marinis), Japigia (Biblioteca di quartiere Arena Giardino).
Gli allestimenti esterni sono pensati per qualificare gli spazi aperti delle strutture bibliotecarie, finora sottoutilizzati, da trasformare in luoghi educativi e di fruizione culturale all’aperto: i cortili, i giardini e gli spazi pertinenziali delle scuole Duse, Marconi e De Marinis e delle biblioteche di quartiere Cagnazzi, Catino, Don Bosco e la Biblioteca dei Ragazzi/e all’interno del parco 2 Giugno, saranno dotati, in questi giorni, di piccoli anfiteatri e arredi modulari, pensati per l’incontro e la condivisione del piacere della lettura.
“Il progetto Colibrì, candidato prima della pandemia, già si interrogava sulle potenzialità educative espresse dallo spazio all’aperto in relazione alla fruizione culturale e alla socializzazione – è il commento dell’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano – E se da un lato oggi l’attività open air ci garantisce maggiore sicurezza, dall’altra consente, specie nelle scuole, di sperimentare nuovi approcci alla didattica in grado di coinvolgere e stimolare lo sviluppo emotivo, creativo e relazionale dei bambini, praticando forme di apprendimento complementari o non formali. Per questo – prosegue – in collaborazione con alcuni dirigenti scolastici e l’associazionismo cittadino, attiveremo nelle prossime settimane ulteriori esperienze di allestimento in forma educativa degli spazi di apprendimento, per ampliare poi la sperimentazione a tutte le scuole di Bari. In questo percorso, è fondamentale inoltre rafforzare il dialogo che intercorre tra le biblioteche, le scuole, le reti civiche e il terzo settore sui vari quartieri, affinché questi spazi preziosi possano essere progressivamente percepiti a tutti gli effetti come presidi culturali di comunità”.
Quanto agli spazi interni, grazie a fondi del bando Community Library e del PON Metro, tutte le biblioteche della rete sono state allestite secondo un layout unico con arredi (sedute, tavoli, reception, puff, librerie a scaffale aperto) e dotazioni tecnologiche quali computer, tablet, ipad, scanner, videoproiettori, cuffie bluotooth e tavoli touch screen, irrinunciabili per una piena fruizione del patrimonio esistente e per invogliare anche i più giovani ad appassionarsi ai libri e alla lettura. Alcuni degli edifici sono stati anche interessati da interventi di manutenzione straordinaria come nel caso del Museo Civico, della biblioteca del Redentore e della biblioteca della scuola Lombardi, per esigenze tecniche e funzionali.
Nelle prossime settimane, infine, sarà pubblicato il bando per affidare la gestione e l’animazione di questi spazi che avranno un portale e una app come interfaccia condivisa della rete bibliotecaria di Bari.