Cellule artificiali fotosintetiche capaci di convertire l’energia luminosa in energia chimica. E’ lo studio realizzato dai ricercatori del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America Pnas.
Da batteri fotosintetici sono stati estratti particolari nanostrutture (i “cromatofori”) capaci di produrre Atp, una molecola ricca di energia, sotto irraggiamento di luce infrarossa. I cromatofori sono stati poi incapsulati all’interno di vescicole lipidiche più grandi, ottenendo, come risultato finale, cellule artificiali che sono in grado di portare a termine complesse reazioni, grazie alla continua generazione di Atp al loro interno, quando sottoposte a illuminazione continua.
Per dimostrare la validità di questo approccio, le cellule sintetiche sono state progettate in modo tale da sintetizzare Rna messaggero a partire dal Dna. Questi risultati permetteranno di progredire velocemente verso la costruzione di cellule artificiali più complesse, dedicate sia alla scienza di base che a potenziali applicazioni biotecnologiche e biomediche.
“Questo studio dimostra – spiegano il ricercatore Emiliano Altamura e il professor Fabio Mavelli, coordinatori della ricerca – che è possibile riconsiderare il processo di costruzione di cellule artificiali utilizzando un approccio ibrido sintetico/biologico. Essere riusciti a creare un sistema ex novo capace di dar luogo ad un processo così delicato come la trascrizione del Dna, innescato e sostenuto dalla luce, dimostra che siamo sulla strada giusta per la generazione di cellule artificiali foto-autotrofe”. (ANSA).