Il Tribunale di Bari non può giudicare Francesco Bellomo, ex giudice del Consiglio di Stato imputato per stalking e tentata violenza privata. Ad affermarlo il giudice monocratico Mario Mastromatteo il quale, nelle scorse ore, ha dichiarato “l’incompetenza territoriale” del Tribunale di Bari.
Il giudice, accogliendo l’eccezione preliminare sollevata dai legali di Bellomo, gli avvocati Beniamino Migliucci e Gianluca D’Oria, ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Bergamo, dove risiede la prima delle quattro donne presunte vittime delle condotte di Bellomo. Il giudice si è riservato 15 giorni per depositare le motivazioni. La Procura lombarda, quando riceverà gli atti, dovrà decidere se chiedere l’archiviazione del procedimento o esercitare l’azione penale con una nuova richiesta di rinvio a giudizio.
I fatti contestati dalla Procura di Bari sarebbero stati commessi, nello specifico, tra il 2014 e il 2018 nei confronti di quattro borsiste che frequentavano la sua scuola di formazione per la preparazione al concorso in magistratura ‘Diritto e Scienzà, alle quali Bellomo avrebbe imposto dress code, prove di addestramento arrivando a controllarne i profili facebook. Degli stessi reati risponde, in concorso con Bellomo, l’ex pm di Rovigo Davide Nalin.