Da oggi la Puglia è ancora tra le cinque regioni in zona arancione per continuare a gestire l’emergenza Covid: l’asporto dai bar è possibile fino alle 18, e quindi da quell’ora in poi gli esercenti possono lavorare solo con domicilio. I negozi al dettaglio sono aperti, mentre per quanto riguarda i centri commerciali e i negozi all’interno, possono restare aperti dal lunedì al venerdì, e devono chiudere nei weekend, nei festivi e prefestivi. L’apertura dei negozi è consentita fino alle 21. Nelle zone arancioni restano chiusi i musei, così come i cinema, i teatri, le palestre e le piscine. È possibile praticare attività sportiva purché all’interno del proprio comune e all’aperto.
In contemporanea riaprono le scuole con le norme stabilite dal governatore Michele Emiliano. Fino al 6 febbraio, l’ordinanza prevede che l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica e che, inoltre, i genitori possano scegliere tra la presenza a scuola e la didattica a distanza. Sono in poche però le famiglie che scelgono il rientro dei propri figli, come conferma Luigi Pietrantonio, maturando dell’istituto Cirillo, e promotore del coordinamento rappresentanti degli studenti Bari.
“Ci aggiriamo tra il 10-20% che hanno scelto la didattica in presenza – commenta – un dato che deve far riflettere forse dei timori legati al piano organizzativo per il rientro. Noi vogliamo monitorare e resteremo a casa, vogliamo capire se saranno risolte delle problematiche fondamentali come la situazione dei trasporti, se è garantita la distanza di sicurezza. Oppure i controlli sugli assembramenti all’uscita o alle fermate dei mezzi e se saranno constatati contagi Covid. Però è una scelta fatta a malincuore, ci mancano i luoghi della nostra adolescenza”, conclude Luigi Pietrantonio.
“Le ordinanze fino ad ora prodotte – spiega Stefano Mariano, coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia – non hanno visto il confronto con gli studenti della nostra regione. Vogliamo essere realmente partecipi e responsabili assieme alle altre parti sociali del rientro in sicurezza, per questo vogliamo essere presenti ai tavoli di coprogrammazione con il Presidente Emiliano e gli Assessori competenti. Allo stesso tempo è necessario ragionare a fondo sull’imminente arrivo dei fondi previsti per la Puglia dal Next Generation EU, poiché da quei fondi passa il potenziamento e il miglioramento della didattica in Puglia a partire da misure specifiche per le scuole della nostra regione e per la popolazione studentesca pugliese: è necessario da subito avviare questi processi, e per farlo vogliamo essere convocati ed ascoltati per costruire assieme un Piano per la scuola pugliese.” conclude.