Lunedì 1° febbraio, alle ore 11.30, si potrà seguire online, attraverso una diretta Facebook trasmessa sulla pagina della Città metropolitana di Bari (https://www.facebook.com/cittametropolitanabari), l’inizio del restauro de L’annunciazione dell’amore di Filippo Cifariello, opera di proprietà della Pinacoteca metropolitana Corrado Giaquinto. Sarà Cosimo Cilli, il restauratore della scultura, insieme alla consigliera metropolitana delegata alla Cultura, Francesca Pietroforte, a mostrare in diretta le varie fasi del recupero dell’opera. Il restauro sarà sia conservativo che estetico dal momento che la statua presenta diverse microlesioni, una frattura evidente sulla gamba femminile, alcuni pezzi mancanti nell’angelo, il sollevamento della pellicola pittorica in diverse parti. Si tratterà, tuttavia, anche di un restauro innovativo perché le fasi più salienti potranno essere seguite anche online.
La scultura in gesso dell’artista molfettese ha vinto la tappa pugliese di Opera Tua il progetto promosso da Coop Alleanza 3.0, patrocinato anche dal Touring Club Italiano, finalizzato a sostenere la cultura, attraverso la valorizzazione e il recupero di opere d’arte espressione di diversi territori e realizzate da artisti legati a varie regioni d’Italia. Le opere sono state scelte dalla Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali. “L’annunciazione dell’amore” è un gruppo per fontana la cui versione in marmo si trova in un museo di Boston, mentre il bronzo fu acquistato e collocato nel giardino di una villa privata di Napoli.
L’opera fa parte di una raccolta di quarantatré gessi elargita nel 1934 dallo scultore molfettese all’allora Pinacoteca Provinciale di Bari ascrivibili a un ampio percorso creativo che dal Busto di Monsignor Danieli (1895) arriva al Busto di Galileo Chini (1934) e include, fra l’altro, Autoritratto, insieme anche un ricco epistolario, una raccolta di fotografie e una collezione di giornali d’epoca riferiti alla sua produzione e a vicende personali che lo avevano visto protagonista, nel primo decennio del Novecento, di un drammatico episodio di cronaca nera. È noto che lo scultore, in un impeto di gelosia, nel giugno del 1905, a breve distanza dall’inaugurazione nel capoluogo pugliese del Monumento equestre a Umberto I, aveva ucciso la moglie, la canzonettista di origine francese Maria de Browne. Ed è proprio costei a essere rappresentata, in tutta la sua opulenta, conturbante nudità ne L’annunciazione dell’amore. Seduta sul bordo di una vasca interamente rivestita da un fregio di rose, esplicita concessione a un gusto di ascendenza liberty, la giovane donna tende l’orecchio ad messaggero d’amore dalle enormi ali.