Parte dalla Regione Puglia il progetto pilota «Misuriamo la CO2 a scuola» della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Obiettivo: controllare, attraverso la concentrazione della CO2, l’areazione in classe per conoscere e ridurre il rischio di trasmissione di Covid-19.
Nel progetto sono coinvolte dodici scuole del territorio pugliese: Lecce, Taranto, Brindisi, Bari, Molfetta, Bisceglie e Foggia. Fondamentale, per l’avvio dell’iniziativa, la collaborazione con le amministrazioni comunali di Taranto, Bari, Bisceglie e Foggia e con le dirigenze scolastiche dei plessi coinvolti. L’attività sperimentale di Sima si avvale del supporto tecnologico della startup innovativa tarantina Befreest che, attraverso l’utilizzo del dispositivo intelligente «nose» e sfruttando la tecnologia IoT, permette la rilevazione in tempo reale della concentrazione di CO2 negli ambienti confinati.
I promotori spiegano che «in questi ultimi mesi è stato verificato che il virus SARS-COV2 si trasmette maggiormente in ambienti indoor, che devono essere pertanto opportunamente aerati e purificati. Un modo facile ed a basso costo è misurare la quantità di CO2: maggiore è la sua concentrazione e più alto è il potenziale rischio di contagio, in quanto l’aria presente nell’ambiente potrà essere respirata più volte dai diversi individui che lo occupano». A tale scopo, il sistema di monitoraggio continuo della qualità dell’aria indoor è un vero e proprio sistema di sicurezza per la salute. ANSA