Oltre le restrizioni Covid, le chiusure di palestre e scuole (o lezioni a distanza). Per aiutare i più giovani a superare la tensione dell’inattività fisica e il legame alienante con i social network. A Bari due istruttori di judo, padre e figlio, hanno deciso di svolgere nei parchi e rigorosamente all’aperto un corso che aiuta i piccoli a scrollarsi di dosso un po’ di stress accumulato in questo periodo e riacquisire le abilità motorie. L’iscrizione è gratuita, con numero limitato e nel rispetto delle normative sanitarie, per i ragazzi dai 5 ai 16 anni.
“In questo periodo – racconta Gigi Bartoli, 29 anni, laureando in scienze motorie – si trascorre troppo tempo in casa, in troppi hanno contatto solo con divano, tablet, smartphone e computer. Per questo ho deciso di fare qualcosa di concreto e dare una scossa”.
Si tratta di semplice tecniche mentali e motorie riassunte nel termine “movimente2.0” che mirano ad entrare in empatia e stimolare nel bambino un benessere psicofisico. Ad esempio, come esercizio base si ripropone la corsa ma con dei movimenti non usuali: passi laterali veloci anziché in modo lineare. Oppure giochi di attenzione con numeri e gesti in stretta relazione per allenare la memoria. “Trascorrere qualche ora all’aria aperta fa sempre bene, vanno incentivati a ritrovare l’energia”, conclude Bartoli.
Preoccupano i casi estremi di Palermo e l’ultimo, su cui si indaga, di Bari al quartiere San Girolamo. Lo scorso 25 gennaio un bambino di 9 anni è stato trovato impiccato in casa. La Procura di Bari, che indaga come atto dovuto per istigazione al suicidio, ha affidato l’incarico per estrapolare i dati da una playstation, dai due telefoni della mamma e della sorella maggiore del bambino e da un computer, i dispositivi elettronici sequestrati in casa dalla Polizia. Secondo le prime indiscrezioni, aveva fatto da poco un video su youtube nel quale, sorridente, diceva di essersi tagliato i capelli.