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In Puglia il 58% degli studenti sceglie il liceo. Scientifico più gettonato, in calo i professionali

Pubblicato da: redazione | Mer, 27 Gennaio 2021 - 07:30

In Puglia, i licei, con il 58,1% si confermano in testa alle scelte degli studenti e delle studentesse. E’ quanto emerge dai primi dati del Governo riferiti alle iscrizioni online relative al prossimo anno scolastico che, in particolare, hanno riguardato le classi prime della primaria, della secondaria di primo e di secondo grado.

Nel tacco d’Italia, in particolare, alla scelta dei licei segue quella degli istituti tecnici, con il 29% delle iscrizioni e, infine, quella degli istituti professionali, con le iscrizioni al 12,9%. Per quanto riguarda il percorso tematico, nello specifico, tra i licei, l’indirizzo più gettonato è quello scientifico, che vede per l’anno prossimo il 17,7% delle iscrizioni. Subito dopo si piazza, con il 9,9% delle richieste lo Scientifico con opzione Scienze Applicate. Il Linguistico batte il Classico di quasi un punto, il primo è stato infatti scelto dall’8,1% degli studenti, mentre il secondo dal 7,3%. Seguono, con il 6,7% le iscrizioni per il liceo con indirizzo Scienze Umane, con il 3,6% quelle per il Liceo Artistico e con il 2,6% quelle per il liceo del settore Scienze Umane con opzione Economico Sociale. Infine, l’1% degli studenti pugliesi sceglie il Liceo Scientifico con indirizzo Sportivo, lo 0,8% il Liceo Musicale e Coreutico e lo 0,5% l’indirizzo Europeo-Internazionale.

Per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali, gli indirizzi maggiormente scelti dagli studenti e dalle studentesse pugliesi sono quelli del settore Tecnologico (con il 19,2% delle iscrizioni) e quello Economico (con il 9,8% delle iscrizioni). Per i professionali, all’interno dei dati forniti dal Miur, non sono indicati indirizzi specifici. In generale, i dati, comparati con quelli nazionali, narrano di crescita progressiva della scelta dei licei che sembrano essere l’opzione preferita di uno studente su due. Quest’anno, il 57,8% delle domande ha riguardato infatti un indirizzo liceale (l’anno corso era il 56,3%).  Un terzo delle scelte è invece per i Tecnici che, sostanzialmente, restano stabili rispetto all’anno precedente, con un leggero calo (si è passati dal 30,8% al 30,3%).

Il Lazio è ancora la regione con il maggior interesse per i Licei, con il 71,2%. Seguono Campania (64,3%), Abruzzo (63,9%), Sicilia (63,8%). Veneto ed Emilia Romagna si confermano le Regioni con meno adesioni per gli indirizzi liceali, entrambe al 48,2%. Una conferma anche per il Veneto, come regione con più adesioni per i Tecnici: 38%. Seguono Lombardia (36,2%), Emilia Romagna (36%), Friuli Venezia Giulia (35,7%). L’Emilia Romagna è ancora la prima Regione nella scelta dei Professionali (15,8%), seguita da Veneto (13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%).

Tra i dati forniti dal Governo anche quelli riguardanti la richiesta del tempo pieno. In particolare la scelta è aumentata nella scuola primaria. A richiederlo è infatti il 46,1% delle famiglie rispetto al 45,8% di un anno fa. Tra le Regioni con le più alte percentuali spiccaanche la Puglia, con una percentuale del 21,4% per quanto riguarda, in particolare, il tempo pieno fino a 40 ore. Con la Puglia ci sono Lazio (64,1%), Piemonte (62,5%), Emilia Romagna (60,7%). La percentuale più bassa si registra in Sicilia (14,8%), Molise (15,3%).

In particolare, per quanto riguarda la scuola primaria e le altre modalità di tempo pieno, il 5,1% ha optato per le 24 ore settimanali, il 55,1% per 27 ore settimanali. Il 18,4% ha richiesto invece fino a 30 ore settimanali. Per quanto riguardala secondaria di primo grado. Il 94,9% ha richiesto l’orario ordinario di 30 ore, il 3,9% il tempo prolungato (36 ore) e l’1,2% il tempo prolungato fino a 40 ore.

Per quanto riguarda l’invio della domanda, in Puglia, il 62,5% ha effettuato l’iscrizione in modalità autonoma. Segno di un periodo dettato dall’emergenza sanitaria e, in particolare, dalla didattica a distanza. Il 37,5%, infine, ha effettuato l’iscrizione tramite l’intermediazione della scuola di provenienza. Assieme a Campania, Sicilia e Calabria, la Puglia è una delle regioni in cui si è registrata una maggiore intermediazione da parte delle scuole.

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