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Bari, bimbo morto impiccato, sequestrati dispositivi elettronici. Si indaga sui social

Pubblicato da: redazione | Mar, 26 Gennaio 2021 - 08:15

È stato disposto dalla pm barese Angela Maria Morea il sequestro di tutti i dispositivi elettronici presenti nella casa del quartiere San Girolamo di Bari dove, ieri, è stato trovato morto un bambino di 9 anni, con una corda stretta al collo. Dopo i primi rilievi effettuati già nel pomeriggio di ieri dagli agenti della squadra mobile e della scientifica, si cercherà, adesso, di accertare dal traffico dei dispositivi elettronici la dinamica della vicenda e di ricostruire gli ultimi minuti di vita del piccolo. 

In particolare, sotto la lente degli inquirenti, la possibilità che la morte del bambino sia collegata a qualche gioco online, come nel caso della bambina di dieci anni che è stata trovata morta qualche giorno fa, a Palermo, con una cintura stretta al collo. “Al momento non abbiamo elementi che colleghino questo episodio a giochi online, ma sicuramente c’è un problema con questi giochi che stanno circolando, da tempo ormai”, è il commento del procuratore minorile di Bari Ferruccio De Salvatore sul caso, sul cui chiarimento stanno lavorando, in parallelo, la Procura ordinaria per il decesso e quella per i minori. ”l problema c’è ed è stato esasperato dalla pandemia – prosegue il procuratore – perché molti giovani, soprattutto adolescenti, si sono rinchiusi in se stessi e sono diventati aggressivi con se stessi e gli altri. Sono aumentati i casi di cutting, cioè il taglio degli arti con lamette e i tentativi di suicidio che coinvolgono fasce d’età sempre più basse”.

In una nota ufficiale, il presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Licia Ronzulli, esprime la sua preoccupazione sull’eventuale legame tra questa tragedia e una eventuale challenge sul web: “Se così fosse la situazione sarebbe ancor più allarmante di quanto si sospettasse e non ci sarebbe alcuna alternativa alla chiusura, almeno temporanea, delle piattaforme su cui queste sfide hanno luogo e che i gestori hanno il dovere di rimuovere con la massima tempestività tutti i contenuti pericolosi per la sicurezza dei minori”.

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