Sono 19 le sedi di Bari e provincia che la locale Asl ha individuato e messo a disposizione dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta per effettuare i test rapidi ai propri pazienti. Si legge nel regolamento approvato dal Comitato aziendale per l’emergenza Covid per la medicina territoriale. Ad oggi, nonostante l’11 gennaio scorso sia stato attivato il sistema informatico, i test rapidi non vengono ancora eseguiti dai medici di base, a ormai quasi tre mesi dall’accordo regionale.
Secondo l’intesa regionale, i medici di famiglia sono chiamati ad effettuare i tamponi rapidi, nei propri studi o in strutture individuate dalle Asl, ai contatti stretti asintomatici al termine della quarantena di 10 giorni. Complessivamente, in Puglia, sono 350 su circa 3.500 i medici che hanno chiesto di non eseguire i tamponi rapidi per “motivi di salute”.