Entrate scaglionate, distanziamento e misurazione delle temperature con il termoscanner. E ancora: gel disinfettante, cattedre dei docenti dotate di parafati, rapido tracciamento di eventuali contagi, servizio di trasporto più sicuro.
Così il liceo Salvemini di Bari si prepara alla riapertura, come per le altre scuole pugliesi di secondo grado. Con decorrenza dal 1° febbraio sino a tutto il 6 febbraio, l’ordinanza del governatore Emiliano prevede che l’attività didattica in presenza venga svolta nel limite del 50% della popolazione scolastica e che, inoltre, i genitori possano scegliere tra la presenza a scuola dei vostri figlie e la didattica a distanza.
Il dirigente scolastico Tina Gesmundo ha inviato una lunga lettera sottolineando l’importanza delle attività in classe: “In questo momento così doloroso e grave della nostra storia, tutti gli operatori della scuola sono animati da un grande senso di responsabilità, molto attenti nell’ascolto delle domande di sicurezza e nella percezione dei bisogni di protezione e di sostegno degli studenti e delle famiglie, cui si sentono vicini e solidali.
La nostra responsabilità collettiva si mostra all’altezza di questi tristi tempi bui, se si riesca, tutti insieme, a coniugare con equilibrio la protezione e la sicurezza con il doveroso compito di dare sostanza e continuità all’impegno formativo, unica forza che è in grado di assicurare la serena crescita umana e l’efficace preparazione dei vostri figli, unica tutela per permettere loro di affrontare le sfide lavorative, sociali e civili del nostro futuro che si presenta ombroso e incerto”.
“L’atteggiamento giusto degli educatori, nella scuola e nelle famiglie, verso il futuro non può essere quello caratterizzato dalla mera “attesa” di quello che succede, ma dall’attiva azione di costruttori di speranza. Ciò implica che dobbiamo sia proteggerci sia fare il massimo per ridurre i danni che la imprevista pandemia può arrecare al futuro dei vostri figli e della nostra comunità locale e nazionale della cui vita loro saranno i futuri protagonisti. Vi assicuro che la didattica a distanza funziona già da tempo e sarà assicurata”.
“Tuttavia la risposta efficace all’eccezionalità del momento non significa ritenere paritaria la didattica in presenza e quella a distanza. Non può essere la stessa. Nulla può sostituire o surrogare la vita relazionale di una comunità di ricerca della classe, in cui lo scambio comunicativo, la cooperazione si avvalgono dell’empatia, della percezione affettiva, dell’ordine e del chiaro orientamento che la scuola, con i suoi spazi e i suoi tempi, con la varietà delle metodologie didattiche e con la chiarezza dei suoi curricoli, mettono a disposizione dei giovani per operare al meglio, con ordine, con pluralità di apporti educativi, con feedback più diretti e costanti, con le potenzialità generative della conversazione vis-à-vis. Le relazioni online non sostituiscono la frequentazione libera a creativa della scuola, luogo di incontri, di socializzazione, di arricchimento umano”.
“Dovremmo pensare a queste considerazioni, prima di scegliere se lasciare i figli a casa o aiutarli a frequentare la scuola, con sicurezza e con protezione, pronti a far tesoro di un insostituibile esperienza di apprendimento e di crescita umana.
Ecco il motivo per cui ho scritto questa lettera. Io voglio dirvi intanto che il Liceo Salvemini ha fatto e sta facendo tutto il possibile per assicurare sicurezza e protezione ai suoi studenti e ai suoi operatori”
• Le entrate sono scaglionate in modo da permettere accesso distanziato e misurazione con termo scanner della temperatura;
• Sono state approntate aule grandi che consentono distanziamenti accuratamente misurati secondo quanto richiesta dalle norme;
• Vi sono distributori di gel disinfettante in ogni dove a disposizione di una permanente opportunità di igienizzazione;
• In ogni aula le cattedre dei docenti sono state dotate di parafati;
• È stata istituita una Commissione Covid-19 per il rapido monitoraggio tracciamento dei casi di positività;
• Sono stati assicurati trasporti più efficienti per il numero ridotto di studenti. Il trasferimento degli studenti può ulteriormente essere reso più efficace e sicuro dall’organizzazione autonoma delle famiglie per gruppi per l’accompagnamento dei figli a turnazione.
“Spero che voi riflettiate e decidiate con i vostri figli ciò che ritenete opportuno per loro, assicurandovi la mia piena comprensione per la vostra scelta, qualunque essa sia e che rispetto in ogni caso”, conclude Tina Gesmundo.