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Bari, dal rifacimento delle strade ad un asilo: come cambia la zona industriale

Pubblicato da: redazione | Dom, 24 Gennaio 2021 - 09:00

Il progetto è di quelli ambiziosi: oltre 33 milioni di euro per cambiare il volto di una delle zone più “degradate” della città dove però si concentrano oltre 1100 aziende e il settore produttivo del capoluogo regionale. Stiamo parlando della zona industriale al centro di un importante intervento di restyling.

Un progetto che prevede diverse aree di intervento, dalle opere di miglioramento e messa in sicurezza delle strade alla realizzazione anche di piste ciclabili, al miglioramento del trasporto pubblico.

E’ infatti prevista l’istituzione di 3 linee di trasporto circolari, pensate per coprire l’intera zona industriale e consentire all’utenza di spostarsi agevolmente all’interno della stessa, con autobus a metano, con partenza prevista ogni 20 minuti ed il cui percorso sarà soggetto a monitoraggio continuo per una ottimizzazione della fruibilità. Il tutto accompagnato dalla realizzazione di un parcheggio di interscambio vetture private/circolari/bus urbani e extraurbani, con collegamento con la stazione Ferrotranviaria dell’Ospedale San Paolo, nonché di un’area di sosta con blocco servizi (ristorazione, biglietteria, servizi igienici), destinati alle diverse tipologie di utenza dell’ASI.

Ed ancora la realizzazione  di un parco urbano con annesso asilo per i figli dei lavoratori dell’Asi, di un viale alberato lungo l’asse centrale della zona industriale con lampioni smart, e sistema di videosorveglianza.

“Siamo una delle aree industriali più importanti del nostro Paese, seconda sul versante adriatico, dopo quella di Venezia – ha detto il sindaco Antonio Decaro –  Questo è merito quasi esclusivo degli imprenditori  che con capacità e determinazione sui sono insediati sul territorio. Secondo gli ultimi dati dell’Istat quest’area conta circa 1100 aziende, di cui la maggior parte sono a carattere industriale di caratura nazionale, internazionale e locale. Insieme rappresentano una forza occupazionale di circa 11.000 persone tra operai tecnici e dirigenti d’azienda. Le attività industriali dell’area metropolitana di Bari tutta rappresentano oggi una parte consistente del PIL regionale senza considerare poi l’indotto, dai trasporti alla logistica”.

“In questo contesto – prosegue Decaro –  si inserisce il lavoro che il Comune di Bari, la Città metropolitana, la Regione Puglia e l’ASI stanno portando avanti attraverso il masterplan della zona industriale che sta di fatto trovando compimento sia attraverso importanti finanziamenti pubblici (33 milioni di euro), sia grazie ad interventi privati, penso solo alla super fibra di OpenFiber e ai lavori di Enel per la stabilizzazione dei flussi di corrente. Dal canto nostro stiamo invece continuando a lavorare sull’infrastrutturazione materiale e immateriale: rifacimento di strade e svincoli nei pressi di alcune aziende, la sistemazione della lama,  la realizzazione di un asilo per le famiglie che lavorano nelle aziende insediate in quest’area, fino ai nuovi collegamenti: molto importante è il progetto della Camionale, in fase di progettazione e già interamente finanziata, che rappresenterà una svolta molto importante per l’attrattività dell’area industriale”.

“Ancora – ha aggiunto il vicesindaco Eugenio Di Sciascio –  tra le novità più importanti di questo nuovo anno, per la sede del Consorzio Asi, oltre allo sportello di Porta futuro, qui arriverà anche la casa delle Tecnologie. Un progetto che abbiamo candidato ad un bando ministeriale e che è stato finanziato, solo per 5 città in Italia. Bari non solo è tra queste ma si è anche classificata al terzo posto.  Abbiamo ricevuto dal ministero circa sei milioni di euro per l’implementazione e ora proprio in questi locali siamo pronti a partire”.

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