L’ex sottosegretario e ed ex senatore Massimo Cassano, attuale direttore generale dell’Arpal, l’agenzia per il lavoro della Regione Puglia, ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini dalla Procura della Repubblica di Bari, unitamente ad altre quattro persone, nell’ambito di una inchiesta condotta dal pubblico ministero Giuseppe Dentamaro, per concorso nella presunta bancarotta fraudolenta di una società, la Work System, che gestiva un deposito franco doganale nel porto del capoluogo pugliese. Lo scrive oggi la Gazzetta del Mezzogiorno.
Cassano è stato amministratore unico della società dal 2002 al 2008. L’inchiesta condotta dalla Finanza è stata aperta ad aprile 2020. Per Cassano e per le altre quattro persone che nel corso degli anni si sono avvicendate come amministratori della società l’accusa è «di concorso in bancarotta fraudolenta.
La difesa di Cassano respinge gli addebiti. «L’insussistenza dei fatti addebitati al dottor Cassano – dice alla Gazzetta l’avvocato Gaetano Castellaneta, che lo difende insieme a Luca Castellaneta – si evince chiaramente dagli atti di indagine. Pertanto, anche attraverso memorie difensive, dimostrerò la estraneità del dottor Cassano e solleciterò la richiesta di archiviazione».