Si attende per oggi la nuova ordinanza regionale sul tema della scuola i cui provvedimenti sono stati discussi ieri durante un incontro, conclusosi solo nella tarda serata, tra il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Cammalleri e gli assessori regionali all’Istruzione, Sebastiano Leo, alla Sanità, Pier Luigi Lopalco e ai Trasporti, Anita Maurodinoia.
Una riunione sul cui esito si dicono “parzialmente soddisfatti” i referenti sindacali dei lavoratori del settore, che apprezzano l’accoglimento di alcune delle proposte avanzate negli scorsi giorni all’amministrazione regionale ma precisano: “La scuola pugliese non può continuare ad essere un servizio a domanda”. In merito agli istituti di secondo grado, Flc Cgil Puglia riferisce di aver dato la disponibilità a posticipare il ritorno alla didattica in presenza per una settimana, purché sia eliminata l’opzione della didattica a domanda individuale. Sul punto, riferiscono ancora i sindacati, gli assessori si sono detti favorevoli ad accogliere la proposta di posticipare il rientro in aula, mantenendo l’attuale assetto, fino alla realizzazione del piano sanitario per la scuola, che dovrebbe essere portato in delibera nei prossimi giorni, per trovare una possibile realizzazione a partire dal prossimo 1 febbraio.
Ancora, sul tema dei rientri degli studenti delle secondarie, Flc Cgil ha presentato istanza relativa ad un rientro al 50% e secondo un unico turno, evitando lo scaglionamento degli ingressi secondo orari diversi e scongiurando eventuali altre modifiche al sistema dei trasporti. Anche in questo caso, la proposta sembra essere stata accolta con favore dall’amministrazione regionale, che dovrà comunque trovare una sintesi con le varie disposizioni prefettizie.
Al contempo, i sindacati continuano ad esprimere ferma contrarietà nei confronti della scelta, lasciata in capo alle famiglie, tra un tipo di didattica in presenza e l’ormai nota didattica digitale integrata: “Questo modello di didattica mista sta sfiancando inutilmente il personale scolastico e sta abbassando notevolmente la qualità della formazione, senza tener conto delle oggettive difficoltà che stanno incontrando soprattutto gli studenti più fragili – commenta il referente regionale di Flc Cgil, Angelo Basta – abbiamo anche ribadito che deve essere salvaguardata e valorizzata l’autonomia dei singoli istituti scolastici, lasciando alle scuole possibilità di azione su delicati temi della didattica. Anche la prossima ordinanza avrà effetti limitati nel tempo (una settimana o, forse, 15 giorni) – prosegue – confidiamo in un accoglimento delle istanze del mondo della scuola. Se così non dovesse essere, ci siamo detti pronti alla mobilitazione prima dell’emissione della successiva ordinanza”.