Anche due minori, uno dei quali di soli 9 anni, sono coinvolti nella maxi operazione contro il narcotraffico tra Puglia e Basilicata e coordinata dalle direzioni distrettuali antimafia delle Procure della Repubblica di Potenza e Bari. L’operazione, che è stata denominata “Coppia di Regine”, ha visto coinvolti circa 200 militari dei comandi provinciali dei carabinieri di Matera e di Bari, in collaborazione con le unità cinofile dei nuclei di Tito Scalo (Potenza) e di Modugno e da un elicottero del sesto nucleo di Bari.
Sette le ordinanze di custodia cautelare in carcere e 21 i decreti di fermo di indiziato di delitto sono stati eseguiti nei confronti delle 28 persone indagate, a vario titolo, di essere coinvolti nell’ambito di due associazioni criminali dedite al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta, in particolare, di cocaina, hashish e marijuana. Le associazioni a delinquere farebbero base a Irsinia, in provincia di Matera e a Gravina in Puglia, nel Barese.
Sotto la lente dei militari, in particolare una 44enne che, ad Irsinia coordinava il traffico di droga, facendo spacciare anche diversi minorenni, tra cui i suoi due figli. La donna è stata arrestata con l’accusa di essere a capo di una delle due associazioni criminali. Le indagini hanno preso avvio a giugno del 2016 (e sono terminate lo scorso dicembre) dallo spaccio di droga tra minorenni nel Comune di Irsinia e si sono allargate, poi, al territorio di Gravina in Puglia, nel Barese: qui, i carabinieri hanno ricostruito un “fiorente traffico di sostanze stupefacenti e soprattutto le sinergie tra il sodalizio criminale lucano e quello pugliese”. Di quest’ultimo fanno parte persone vicine al clan Risoli, attivo nella provincia di Bari.