Con la pandemia peggiorano i collegamenti aerei, ma non solo. La denuncia arriva direttamente dai pendolari e dai cittadini che, per motivi di lavoro, sono costretti a spostarsi con gli aerei o con i treni per poter raggiungere le proprie destinazioni.
Aumento dei prezzi degli abbonamenti mensili per le tratte regionali ferroviarie, rotte aeree cancellate, impossibilità di trovare voli a prezzi economici. Sono solo alcune delle problematiche sollevate dai cittadini in un periodo, quello attuale, in cui l’emergenza sanitaria non risparmia nessuno, andando a gravare inevitabilmente sui portafogli di tutti i cittadini.
Lo scenario si può tradurre in un solo modo: è un cane che si morde la coda. Con i divieti imposti dal continuo susseguirsi dei decreti e la curva dei contagi che torna a salire si fa necessario, da parte delle aziende dei trasporti, sopperire al calo del vuoto delle utenze con scelte drastiche, tra cui voli cancellati e aumento dei prezzi. A pagarne le conseguenze però sono quei pochi che, per motivi di lavoro e necessità, hanno il bisogno di utilizzare quei mezzi.
Un esempio concreto arriva da Giandonato, cittadino pugliese (ora a Nizza per lavoro), che in una lettera di sfogo inviata alla nostra redazione, ha raccontato di quanto sia sempre più difficile il proprio rientro a casa. Una situazione notevolmente peggiorata da quando l’emergenza sanitaria ha investito il mondo, in particolare Francia e Italia.
Per Giandonato, che nella vita fa l’ingegnere biomedico, l’unica opzione possibile per rientrare in Puglia “a buon mercato” era il volo diretto Bari-Genova, della compagnia di volo Ryanair. Era, va specificato, perché a partire dal prossimo 18 gennaio, quella tratta sarà cancellata, con l’inevitabile conseguenza di dover affidare il proprio viaggio a compagnie di linea che, spiega Giandonato “mantengono costi proibitivi e obbligano ad uno o più scali che in questo periodo di Covid arrivano anche a 27 ore di viaggio”.
“Il vettore irlandese ha salvato me e tanti altri conterranei che vivono in Costa Azzurra e Liguria più di una volta – ha sottolineato Giandonato – Purtroppo a partire dal 18 Gennaio non sarà più possibile prenotare tale tratta. Un volo che avevo prenotato per febbraio mi è stato cancellato qualche giorno fa, al suo posto una nuova tratta Genova – Napoli prenderà il via da fine marzo. Capisco i problemi commerciali di Ryanair e il problema Covid, però in questo modo si stanno lasciando indietro un sacco di persone che non potranno tornare a casa se non spendendo oltre i 200 euro”.
Secondo il cittadino, pugliesi e baresi, sono stati lasciati indietro. “Gli enti che dovrebbero proteggere e supportare noi pugliesi emigrati non dicono o fanno nulla – ha sottolineato – magari non ne sono al corrente o, peggio ancora, non voglio destarsi dal loro sogno idilliaco di Puglia motorino del meridione. In realtà – conclude – una parte di nord Italia e Europa smette di avere interesse nel tacco dello stivale chiudendo le uniche tratte di collegamento”. La speranza è quella di un intervento affinché venga al più presto ripristinata la rotta aerea nel tentativo di poter tornare a casa senza subire un salasso.
A fare eco alle parole di Giandonato ci sono quelle del Comitato Pendolari Pugliesi che, negli scorsi giorni, ha accolto il malcontento dei cittadini preoccupati per l’aumento del prezzo dell’abbonamento mensile dei treni regionali. Un rincaro che, secondo gli stessi, nonostante vengano riconosciuti gli sforzi fatti dall’azienda dei trasporti per garantire le condizioni di viaggio più sicure e controllate, è “Intempestivo e ingiustificato”.
In molti hanno infatti denunciato che l’aumento dei prezzi arriva al termine di un anno difficile in cui, fa notare il Comitato “Numerosi utenti non hanno ancora fruito del rimborso degli abbonamenti per il periodo della quarantena nazionale”. Di fatto, tali rimborsi, non sono ancora pervenuti.
“Tale circostanza si aggiunge ad una situazione già di per sé abbastanza generale per i trasporti ferroviari, vista la situazione di emergenza pandemica in cui viviamo – scrivono nella lettera indirizzata all’assessore ai Trasporti della regione Puglia- contestualmente, diversi treni Alta Velocità sulle tratte pugliesi sono ancora soppressi, a causa dell’emergenza”.
Fattore che induce numerosi pendolari, di lunga percorrenza, a ricorrere a un abbonamento Regionale, integrato con Carta Tuttotreno, avente un prezzo ulteriore di 40 euro mensili, per poter usufruire dei treni regionali, più alcuni treni a lunga percorrenza, tra cui Frecce e Intercity. Ad aggravare la situazione vi è però il fatto che il numero dei treni a lunga percorrenza fruibili con Carta Tuttotreno è in progressiva diminuzione, in quanto l’offerta non include le Frecce Argento e Rossa e neanche quelle che erano pure fruibili fino al 31 dicembre 2020, in quanto sostitutive di Frecciabianca soppressi.
“Si tratta di un problema già in passato ampiamente manifestato alla precedente amministrazione – scrivono ancora sulla lettera – rappresentato dalla necessità (condivisa da tutti i pendolari ma ancora disattesa) di poter avere a disposizione una carta tuttotreno con cui, a partire dalla base dell’abbonamento regionale, si dia la possibilità al pendolare di poter usufruire di qualunque altra categoria di treno che transiti sulla stessa tratta, compresi tutti i treni ad Alta Velocità circolanti sulla tratta” – hanno concluso.
Richieste a cui vanno ad aggiungersi quelle relative alla necessità di conoscere le tempistiche di arrivo dei nuovi treni regionali, programmato per il 2021.