Una “deroga” per accogliere “richieste speciali” da parte delle famiglie. Nella nuova ordinanza del presidente Michele Emiliano è stata aggiunta la possibilità, da parte dei presidi, di valutare eventuali richieste di modifica sulla scelta dei genitori di fare frequentare i figli in did o in presenza.
Soddisfazione è stata espressa dai genitori della alunna di sette anni, esclusa da scuola perché la famiglia aveva, in un primo momento, optato per la didattica a distanza per poi chiedere l’ammissione in presenza. Grazie a questa deroga, le famiglie, in casi eccezionali, potranno cambiare idea, ma l’ultima parola spetterà sempre al dirigente.
Lo scorso 6 gennaio la mamma e il papà della piccola, che ha 7 anni, avevano scelto la Did. Poi, due giorni dopo, essendosi accorti che la loro figlia era l’unica a restare a casa, e avendo avuto rassicurazioni sul corretto svolgimento delle lezioni in presenza, hanno cambiato idea. La preside, però, seguendo anche quanto stabilito dall’ordinanza, cioè che la scelta fatta non si può cambiare, non ha più ammesso la bimba in classe. I suoi genitori avevano scritto anche al ministero dell’Istruzione per porre rimedio a questa “discriminazione”.