“Non chiediamo la Dad o di tornare in presenza, chiediamo chiarezza, rispetto e certezze”. A parlare sono i coordinatori della manifestazione studentesca organizzata per questa mattina e che coinvolge gli studenti delle scuole superiori di Bari. Questi ultimi, hanno interrotto i loro collegamenti con le video-lezioni per seguire la manifestazione sui canali social del coordinamento, mentre i loro rappresentanti si trovano in piazza dell’Economia, nei pressi del palazzo della Prefettura, per un sit-in che durerà fino alle 15. “Vorremmo un tavolo tecnico con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sindaco di Bari Antonio Decaro per discutere insieme e prendere una decisione sicura e stabile”, spiegano gli studenti, che hanno invitato anche i dirigenti scolastici e i docenti a prendere parte alla manifestazione subito dopo l’orario delle lezioni.
I giovani, che puntano il dito contro l’attuale situazione di instabilità e incertezza che si trova a vivere l’intero sistema scolastico, chiedono decisioni ponderate e che siano stabili nel tempo, per evitare provvedimenti che siano oggetto di modifiche o proroghe all’ordine della settimana. “L’interesse di tutti è garantire sicurezza, in caso di ritorno in presenza, in classe e nei trasporti”, spiegano.
Un secondo sit-in si sta tenendo, intanto, questa mattina, sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale, dove gli esponenti del gruppo Lega Giovani si sono riuniti per gridare a gran voce le proprie istanze in relazione al mondo della scuola e al rientro in aula: “Siamo qua per richiedere e manifestare la nostra solidarietà agli studenti, ai docenti e al personale della scuola pubblica – spiega il coordinatore Marco Volpe, che prosegue – da marzo si trovano tutti in balia del pressappochismo e dell’incompetenza del ministro Azzolina, che lascia gli studenti fuori dalla scuola e quando li fa rientrare, non garantisce sicurezza. Noi chiediamo il ritorno a scuola, in sicurezza e che vengano messe in atto le azioni necessarie per permetterlo – prosegue Volpe – tra queste, l’installazione e il funzionamento di aeratori nelle aule, di termo-scanner agli ingressi. E ancora, tamponi per il personale docente e misure utili per fare in modo che si torni a riempire le aule”.