Il Comune non abbandona il commercio. Lo fa con l’avviso pubblico D-Bari, start up Imprese, con una dotazione complessiva di 2 milioni e 400mila euro. Fondi messi a disposizione per creare nuove realtà micro-imprenditoriali nel settore del commercio, dell’artigianato e dei servizi, presso le aree target dei programmi di rigenerazione urbana, attraverso un supporto tecnico-economico dedicato e l’erogazione di incentivi a fondo perduto.
Il progetto è ideato e supportato dall’assessorato allo Sviluppo economico e gestito dallo staff di Porta Futuro diretto da Franco Lacarra. I finanziamenti sono concedibili per progetti di nuove attività d’impresa che possono essere concessi sia ad aziende già costituite che ad aziende di nuova costituzione. Il supporto economico consta di un contributo finanziario a fondo perduto (conto investimenti) sino ad un massimo del 50% sul totale delle spese di investimento ammissibili e comunque non superiore a € 40.000,00 e di un contributo finanziario del 100% sulle spese di gestione ammissibili, da sostenere nei primi 12 mesi (conto esercizio) sino ad un massimo di € 10.000,00.
Ad oggi sono state ritenute ammissibili 50 istanze. Di queste ben 28 hanno superato la valutazione di merito e quindi sono state ritenute meritevoli del supporto tecnico-economico concedibile e 17 stanno usufruendo di questa opportunità incentivante. Al momento la somma impegnata per 15 iniziative è pari a 670.000 euro circa mentre per le ultime due iniziative approvate si stanno terminando la fase di tutoraggio.
Le altre 11 hanno subito dei rallentamenti o delle rinunce prevalentemente per l’emergenza sanitaria ancora in corso. I quartieri dove sono insediate queste attività sono: Carbonara, Libertà, Japigia, Loseto, San Pasquale, Picone, Carrassi e Città vecchia.
Si tratta di un 50% di nuove attività e 50% di imprese esistenti che si rinnovano, si ampliano o riqualificano l’impianto attuale. Lo staff di Porta Futuro ha previsto un’azione di tutoraggio nei confronti di alcuni cittadini che hanno presentato la domanda in forma non corretta o che purtroppo a causa delle difficoltà o della crisi hanno rinunciato.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è promuovere questa possibilità, visti i cospicui fondi disponibili, e offrire ai cittadini la possibilità di affiancamento già nella fase della conoscenza del bando e della compilazione della domanda.
“Voglio ringraziare tutto lo staff di Porta futuro, che oltre a svolgere un lavoro professionale e accurato si dimostrano volti e persone attente nei confronti di tutti quei cittadini che vorrebbero intraprendere una nuova iniziativa economica ma hanno una legittima paura e in alcuni casi non possiedono gli strumenti per affrontare la compilazione della domanda – commenta l’assessora Carla Palone -. Porta Futuro avrà un ruolo importante anche nei prossimi mesi perché da una prima analisi rispetto alle istanze pervenute ci siamo resi conto che occorre avviare una fase di affiancamento già in fase inziale di approccio e conoscenza del bando e non solo il tutoraggio che già svolgiamo oggi. L’amministrazione comunale c’è, ha risorse e può sostenere chi ha voglia di mettersi in gioco, nonostante le difficoltà. In questo anno, che non possiamo che definire nero per le attività economiche e per il commercio, dobbiamo insistere con tutto il supporto possibile, su queste 17 realtà che si stanno affacciando sul mercato e infondere loro fiducia. Oggi avviare un’attività economica, soprattutto in un quartiere periferico è dir poco un’impresa eroica e questa città di persone coraggiose come loro ha bisogno”. Attualmente il bando è in corso e sono ancora disponibili fondi per 1.700.000 euro circa.