La Regione Puglia è orientata a proseguire con la didattica a distanza, ad esclusione delle prime classi delle scuole elementari, lasciando la facoltà alle famiglie di chiedere, però, le lezioni in presenza per i propri figli. E’ quanto comunicano i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal, Fgu e Anief al termine di un incontro che si è svolto oggi con il presidente Michele Emiliano e gli assessore Sebastiano Leo, Pierluigi Lopalco e Anita Maurodinoia.
“In esito all’incontro – dicono i sindacati – il presidente Emiliano ha ribadito che non può sottrarsi all’impegno di garantire per le famiglie che lo richiedano, il diritto a scegliere di far frequentare o meno la scuola in presenza ai propri figli. Su questo punto il presidente ha comunicato la propria determinazione a procedere con ordinanze restrittive in aggiunta al Dpcm, con la probabile esclusione delle prime classi della primaria”. I sindacati, dal canto loro, hanno chiesto “assolute garanzie di sicurezza e valide misure di prevenzione per la salute e l’incolumità di studenti e lavoratori” e “l’introduzione in ogni grado di scuola (dall’infanzia al secondo ciclo) dell’operatore sanitario Covid scolastico”; “l’adozione di programmi di screening con tampone antigenico periodico del personale della scuola, possibilmente già a partire dal prossimo 18 gennaio e l’inserimento del personale scolastico come prima categoria a rischio da vaccinare nella fase 2” del piano vaccinale.
Intanto il presidente Emiliano ha prorogato sino a sabato 16 gennaio l’ordinanza attualmente in vigore, nelle more dell’imminente emanazione del nuovo DPCM e della correlata collocazione della Regione Puglia in una delle aree di rischio.
“L’Amministrazione regionale – si legge in una nota – si riserva di assumere ogni eventuale ulteriore decisione, a partire dal prossimo 18 gennaio, sulla base delle previsioni del nuovo DPCM, dei rapporti informativi e del rapporto di monitoraggio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel territorio pugliese alla data del 16 gennaio 2021, nonché sulla base delle risultanze dell’istruttoria in corso da parte del competente Dipartimento della Salute”.