L’indagine genomica effettuata presso l’istituto zooprofilattico di Putignano (Bari) ha confermato la presenza della variante inglese nelle venti persone colpite dal Covid a Carmiano (Lecce) a fine dicembre.
«Si tratta di un focolaio circoscritto e in gran parte già in parzialmente negativizzato», spiega il responsabile del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Lecce, Alberto Fedele. Il contagio era partito dal rientro in Salento di un 28enne del posto che lavora nel Regno Unito. Rientrato a casa il 23 dicembre scorso, aveva cominciato a manifestare sintomi, come alcuni suoi parenti e altre persone con cui era entrato in contatto. La veloce diffusione del virus, accorciando il caratteristico periodo di incubazione, aveva fatto subito ipotizzare che si potesse trattare del «ceppo» inglese.