“Come Regione Puglia ci opporremo con tutte le nostre forze alla scelta scellerata di individuare l’Alta Murgia come possibile sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari. In questi giorni ci siamo confrontati e ho ascoltato tutte le sacrosante ragioni dei territori che si oppongono a questa scelta e siamo pronti a mettere in campo qualunque azione, politica e legale, a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità di un Parco Nazionale, che rappresenta uno dei luoghi più singolari del Mediterraneo”.
Lo dichiara l’assessora regionale pugliese all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, che in questi giorni sta incontrando i sindaci del territorio e il presidente del Parco dell’Alta Murgia, per definire un percorso condiviso con il territorio e ribadire il fermo “no” da parte della Regione Puglia al deposito di materiale nucleare nell’area protetta. Dopo aver incontrato ieri i sindaci di Gravina, Laterza e Altamura e il presidente del Parco Francesco Tarantini, oggi Maraschio ha incontrato i tredici sindaci del Parco dell’Alta Murgia, cioè Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto.
“L’idea del presidente Emiliano, che trova la mia totale approvazione – ha proseguito Maraschio – è fare fronte comune insieme alla Regione Basilicata, perché si concordi una strategia unitaria e consapevole: c’è bisogno in questa nuova battaglia di unità d’intenti e del coinvolgimento di tutta la comunità pugliese e lucana. Per questo già lunedì prossimo ci sarà un primo incontro operativo tra il presidente Emiliano, il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, la sottoscritta e l’assessore all’Ambiente lucano Gianni Rosa, per cominciare a definire insieme alle comunità interessate tutti i rilievi da inviare al Governo nazionale per scongiurare questa possibile scelta dei siti pugliesi e lucani, così come riportato dalla mappa pubblicata nei giorni scorsi dalla Sogin della CNAPI”.