Entrate e uscite da scuola ad orari scaglionati con servizi bus aggiuntivi. Su questo sta lavorando la Regione Puglia che ha stanziato ulteriori 3,3 milioni di euro. “I mezzi di trasporto – spiega l’assessore regionale Anita Maurodinoia – potranno così essere implementati per agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”.
In tema di trasporto, il Ministero competente ha messo a disposizione complessivamente per tutte le Regioni italiane 390 milioni di euro per l’anno 2021 (190 rivenienti dalla Legge n. 176 del 18/12/2020 e 200 rivenienti dalla Legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021). “Tuttavia – sottolinea l’assessore – allo stato attuale, queste risorse non sono state ancora incassate dalla Regione. È per questo che la Regione Puglia, su input del presidente Michele Emiliano, già a dicembre si premuniva di approvare in giunta lo stanziamento di 3,3 milioni di euro”.
“Ad oggi – afferma l’assessore regionale ai Trasporti – dopo le prime riunioni dei tavoli convocati dai Prefetti sull’organizzazione dei trasporti e delle Istituzioni scolastiche, è prioritario definire prima i fabbisogni, sia in termini di servizi aggiuntivi necessari e sia in termini di quantificazione economica degli stessi, e poi provvedere a ricercare le opportune coperture finanziarie presso il Ministero”.
A seguito delle interlocuzione con le società di trasporto è emersa la difficoltà delle stesse ad effettuare il servizio di trasporto qualora si partisse con gli orari scaglionati ed una presenza dell’attività didattica pari al 50%, fermo restando la possibilità di rafforzare quelle linee di trasporto che già rappresentavano criticità nell’epoca pre covid. Tale soluzione sembra essere anche più congrua rispetto alla mancanza di aule segnalate da alcuni istituti scolastici. Comunque la Regione Puglia sarà pronta ad attuare i piani operativi formulati dai Prefetti che prevedono il rientro in presenza della popolazione studentesca nella misura del 75 per cento.