“La scelta di Bari sarebbe un riconoscimento importante dell’identità metropolitana che coinvolge tutti i 41 Comuni del territorio”. A scriverlo, in maniera congiunta, sono i sindaci dei Comuni dell’Area Metropolitana di Bari, in una lettera indirizzata al ministro ai Beni e alle Attività Culturali, Dario Franceschini.
Una candidatura che proprio in questi giorni entra nel vivo della sua corsa e che è testimone di un intero territorio metropolitano che, con i suoi 41 Comuni, “ha avviato negli ultimi cinque anni un costante e continuo processo di sviluppo strategico i cui risultati hanno conferito piena notorietà e visibilità all’intera metropoli, non solo in Italia, ma anche all’estero”. È questo, in sintesi, il messaggio trasmesso al ministro Franceschini e al Presidente della Giuria per la selezione della città “Capitale Italiana della Cultura 2022”, Stefano Baia Curioni e inviato dai sindaci su proposta del consigliere delegato alla Pianificazione strategica, nonché primo cittadino di Bitonto, Michele Abbaticchio.
Un appello, come si legge, “a sostegno di Bari Città che, contemporaneamente, è anche Città metropolitana: un luogo non soltanto fisico, ma anche ideale in cui le singole specificità territoriali si sono incontrate per esprimere tutte le loro potenzialità creando un’identità metropolitana, pur nel rispetto dell’autonomia decisionale e delle specificità di ogni singolo Comune”. Nella lettera si fa riferimento ad iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dell’intera area come “Terre di Bari Guest Card” o al potenziamento dell’accoglienza dei flussi turistici quale il “Visitor center metropolitano”. Una vera e propria sinergia istituzionale ormai consolidata che, con la guida della Città metropolitana di Bari, “ha consentito di riqualificare e valorizzare le risorse ambientali, culturali e sociali delle nostre periferie grazie anche al progetto integrato ‘Agorà sicure’, finanziato nel 2016 dalla Presidenza del Consiglio, e classificatosi al primo posto della graduatoria nazionale”.
Secondo quanto riportato nella lettera congiunta, “Bari Capitale della Cultura sarebbe anche il premio per una pianificazione strategica voluta da 41 Comuni che hanno immediatamente fatto sintesi per l’ennesima volta, firmando un appello che spinge Antonio Decaro e la comunità barese al raggiungimento di un traguardo prestigioso. Questa volta però – conclude il promotore Michele Abbaticchio – sarebbe un risarcimento importante per l’intero popolo metropolitano, quasi un terzo della Puglia tutta, perché insieme abbiamo viaggiato fin qui”.