Si celebra domani il centenario della nascita dello scrittore, giornalista e saggista Leonardo Sciascia. Alla sua memoria lui, il Comune di Bari ha scelto di dedicare il giardino centrale del parco in via di realizzazione all’interno della ex caserma Rossani, futuro Polo delle Arti e della Cultura che ospiterà anche la più grande Public Library del sud Italia.
Il 15 dicembre scorso la giunta comunale, su proposta del sindaco Antonio Decaro, aveva approvato un atto di indirizzo per l’individuazione di uno spazio pubblico da intitolare allo scrittore, accogliendo una petizione, promossa dalla Gazzetta del Mezzogiorno e dall’editore e giornalista Luigi Bramato, sottoscritta poi da numerosi esponenti del mondo universitario, giornalistico e imprenditoriale barese. Così facendo l’amministrazione comunale ha inteso valorizzare lo speciale legame tra lo scrittore siciliano e la città di Bari – sancito dalla pubblicazione, nel 1956, del suo “Le parrocchie di Regalpetra” da parte della casa editrice Laterza – che si trasformò nel tempo in un rapporto indissolubile con la nostra terra. Sempre a Bari, tra il 1981 e il 1982, Sciascia collaborò infatti in veste di editorialista per la Gazzetta del Mezzogiorno, appassionandosi alla tragica vicenda di Aldo Moro, che indagò con la determinazione e l’acume propri dei grandi seguaci di verità.
“Intitolare alla memoria di Leonardo Sciascia uno spazio pubblico di fondamentale importanza per la vita culturale e sociale della nostra città, come il parco della ex Rossani – è, sul punto, il commento di Antonio Decaro – risponde alla volontà di tramandare la passione civile e l’impegno culturale e politico che lo hanno animato, in particolare in favore dei più giovani. Sciascia – prosegue il primo cittadino di Bari – è stato forse il più libero degli intellettuali del secondo Novecento, spinto da un profondo senso morale e da un’intelligenza lucida e sorprendente, pienamente ancorata al suo tempo ma capace di guardare oltre e di intuire il futuro. La sua testimonianza è quella di un osservatore critico, acuto a attento, che non è mai sceso a patti per convenienza o per paura. Il nostro vuol essere così un tributo alla sua vita, alla sua opera, al primato della ragione e del diritto che ha incarnato, senza conformismi e fino in fondo – ha proseguito il sindaco, ricordando che – La cerimonia di intitolazione, che non potremo organizzare domani per ovvie ragioni legate all’emergenza sanitaria, sarà un momento di festa e di partecipazione aperto a tutta la città”.
Una città che ha saputo amare profondamente lo scrittore, secondo il ricordo dell’assessore comunale alle Culture, Ines Pierucci: “Leonardo Sciascia era seguace del bel ragionare e le sue parole nel correre per il mondo in cerca della ragione e della giustizia hanno attraversato anche Bari. Con questa intitolazione rendiamo omaggio a uno dei più grandi scrittori italiani del dopoguerra del quale, a cento anni dalla nascita, coltiveremo la memoria tra gli alberi piantati nel parco Rossani dove avrà sede la più grande biblioteca del Mezzogiorno”.
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