A pochi giorni dall’annuncio da parte dell’oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari relativo al cambiamento delle procedure di prenotazione telefonica di visite ed esami specialistici, è polemica tra gli utenti e gli stessi dipendenti della struttura sanitaria per la decisione di rendere inattiva la linea whatsapp adibita al servizio.
A partire dal prossimo 7 di gennaio, infatti, a gestire le richieste al Cup (Centro unico di prenotazioni) saranno solo due utenze telefoniche fisse: la prima (080.2240040) dedicata alle prestazioni sanitarie con ricetta rossa o dematerializzata e la seconda (080.2240044) per le prestazioni sanitarie cosiddette in Alpi (Attività di libera professione intramuraria). Disattivati, invece, tutti gli altri numeri di telefono, compreso quello su cui era attiva la app di messaggistica istantanea.
“Un servizio per cui ci eravamo tanto battuti sarà dismesso – commenta un utente a Borderline24, che sottolinea l’utilità della chat utilizzata soprattutto dai più giovani – è una sconfitta enorme, perché eravamo riusciti ad agevolare centinaia di pazienti riducendo l’attesa per la risposta”. Un’utilità che era stata molto apprezzata dall’utenza e che era divenuta spunto di miglioramento dell’efficienza anche per i cup di altre strutture sanitarie della città: “Siamo stati i primi a sperimentare questo metodo e, visto il successo del servizio, lo stesso Policlinico di Bari, lo ha recentemente introdotto, su nostro esempio”, conclude la fonte, che si dice amareggiata e dispiaciuta per il taglio di un servizio importante per un’utenza che si trova ius stato di necessità.