“Finora ad ogni medico di famiglia” pugliese “sono stati garantiti tra i 10 e i 20 tamponi rapidi. A livello di bisogni è una goccia nel mare. A mancare non sono i medici che li effettuano ma i tamponi”: lo denunciano Donato Monopoli, segretario Fimmg Puglia, e Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari.
Dall’11 gennaio in Puglia i medici di famiglia dovranno iniziare ad effettuare i tamponi rapidi, nei propri studi o in strutture individuate dalle Asl, ai contatti stretti asintomatici al termine della quarantena di 10 giorni. Non solo: dovranno prendere in carico il paziente con sintomi Covid e prenotare il tampone molecolare; potranno disporre l’isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena. “Non vogliamo che si ripeta con i test rapidi quello che è accaduto con la vaccinazione antinfluenzale, perché sarebbe l’ennesima beffa ai cittadini e ai loro medici”, avverte la Fimmg.