Bari si risveglia in zona rossa per l’emergenza sanitaria Covid. Con maggiori limitazioni volute dal sindaco Antonio Decaro rispetto a quelle previste dal decreto legge per il 31 dicembre. Invariate le disposizioni del governo per 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio.
Disposta la chiusura di tutte le attività commerciali ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 23 del decreto, che include negozi di abbigliamento intimo, abbigliamento e giocattoli per bambini, librerie, profumerie, negozi di elettronica e dispositivi tecnologici. Tali esercizi, comunque, dovranno cessare l’attività di vendita alle ore 13. Tale limitazione oraria non riguarderà le farmacie, le parafarmacie, i presidi sanitari, i punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, i tabaccai e le edicole.
Cosa prevede la zona rossa: si esce di casa solo per lavoro necessità e salute. E’ possibile ricevere nella propria abitazione fino a due persone non conviventi (amici o parenti) con figli minori di 14 anni (che non verranno considerati nel computo) e le persone con disabilità o conviventi non autosufficienti dalle 5 alle 22. Consentita attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva all’aperto in forma individuale. Chiusi bar, ristoranti, esercizi commerciali e centri estetici. Consentiti asporto (fino alle 22) e le consegne a domicilio.
Zona arancione del 4 gennaio. Ci si potrà spostare all’interno del proprio comune di abitazione e residenza senza giustificare la motivazione. Permessi gli spostamenti dai comuni fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 chilometri. Non ci si potrà però spostare nei capoluoghi provincia. Negozi aperti fino alle 21. Restano chiusi bar e ristoranti, ad eccezione di asporto e domicilio.