Si inasprisce la polemica nei confronti del personale sanitario che rifiuta il vaccino anti-Covid. L’ordine dei medici di Roma ha avviato nelle scorse ore un provvedimento disciplinare nei confronti di 13 medici che, secondo fonti, avrebbero espresso le proprie opinioni su social e in tv dichiarandosi contrari al vaccino anti Covid.
Secondo la sottosegretaia alla Salute, Sandra Zampa, sarebbe opportuno, qualora ci si rendesse conto di cospicui rifiuti, considerare l’obbligo di vaccinazione nel servizio pubblico. Parere a cui si oppone, diametralmente, quello della ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, la quale ha dichiarato invece di non essere una “grande appassionata dell’obbbligo in campo vaccinale”, considerando più giuste “forti raccomandazioni”.
Intanto, stando a dati forniti dall’Istituto superiore di Sanità, sarebbero quasi 90mila i contagiati tra gli operatori sanitari. I medici contrari alle vaccinazioni, da nord a su, non sarebbero più di cento. Ad affermarlo all’Ansa è stato Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici e Odontoiatri (Fnomceo).
“Per noi, chi sta con i no vax è incompatibile con la professione, perché mette in discussione le evidenze scientifiche. Ci sono poi medici che non vogliono essere vaccinati, e possono avere diverse motivazioni, a volte coincidono con i no vax, ma non tutti sono incanalabili in questo filone – ha dichiarato Anelli – La stragrande maggioranza dei medici si vuole vaccinare contro il Covid e abbiamo, anzi, una forte pressione da parte di medici della sanità privata e odontoiatri che vorrebbero vaccinarsi, oltre a voler contribuire alla somministrazione delle dosi”.
Anche in altri paesi europei non mancano polemiche. In Spagna, per esempio, stando a quanto dichiarato dal ministro della Salute, Salvador Illa, il vaccino contro il coronavirus non sarà obbligatorio. Chi deciderà di non vaccinarsi però sarà inserito in un registro che sarà condiviso con gli altri paesi dell’Unione Europea.