Tornare in aula e sui banchi ai tempi del Coronavirus. Nonostante la pausa natalizia, il nodo-scuola continua a rappresentare una delle principali preoccupazioni per le famiglie pugliesi che, a partire dagli scorsi giorni e, in maniera più pressante nelle ultime ore, stanno affollando la bacheca Facebook del presidente Michele Emiliano per esprimere la propria preoccupazione da rientro. Dopo l’annuncio del rientro a scuola a partire dal 7 gennaio, sono tantissimi i genitori che chiedono al governatore di poter godere ancora della possibilità di scelta tra lezioni in presenza e didattica a distanza.
A spaventare è l’eventualità di una terza ondata di contagi conseguente alle festività natalizie e nonostante le restrizioni imposte ai pranzi e ai cenoni in famiglia. Ipotesi resa ancor più prepotente dall’arrivo in Puglia della nuova variante inglese del virus, che fa molta paura a mamme e papà della regione anche in virtù di una presunta maggiore facilità e velocità di contagio proprio tra i più piccoli. “Presidente mi auguro che anche a gennaio venga data la possibilità di chiedere la dad alla primaria per il proprio figlio perché non ci sono assolutamente le condizioni per obbligare un genitore a mandare in presenza il proprio figlio mettendo a rischio la sua salute e quella di noi genitori – scrive una mamma al governatore – Anche quella delle maestre è messa a rischio e credo che dovrebbero rifiutarsi di andare in presenza”.
I timori delle famiglie si legano, inoltre, ad un periodo in cui, ogni anno, si verifica il picco influenzale che, nonostante i ripetuti appelli alla vaccinazione soprattutto per le fasce più colpite, metterà gran parte dei pugliesi di fronte al dubbio di non saper distinguere tra i sintomi di una normale influenza stagionale e quelli del Covid-19. “Ora arriva l’influenza, si vogliono fare i vaccini e i paesi sono pieni di gente positiva – prosegue il post della mamma, che conclude – aprire le scuole è incomprensibile. Almeno lasciateci la possibilità di continuare a chiedere la dad alla primaria. Ve lo chiedo con il cuore in mano”.