Più sicurezza, sblocco di lavori attesi da anni e la fine dei cattivi odori. Diverse le richieste dei residenti del San Paolo, raccolte da Giuseppe Giaquinto, in una letterina “virtuale” a Babbo Natale.
“Vorrei che almeno uno o due dei desideri fossero presi in seria considerazione. Sono i soliti da sempre non è cambiato niente. I cattivi odori sono sempre la piaga estiva, ma anche ad autunno inoltrato. – si legge nella lettera – Al momento sappiamo solo che la ditta ha presentato il progetto all’Arpa, e aspetta l’autorizzazione alla installazione di un sistema di abbattimento dei cattivi odori a sistema ad acqua e sono già passati anche per questa autorizzazione 5/6 mesi”.
“Siamo ancora in attesa della rotatoria sulla ex 54 alle spalle della nuova San Paolo, zona con una sola strada di entrata e uscita. Ancora, il piano periferia: ogni anno esce una variante al progetto, ora stanno pensando di farci la fogna bianca lungo la dorsale di Viale delle Regioni – continua la lettera – Da tener presente che il piano periferia parte unitamente a quello del Libertà. Loro, al Libertà stanno già godendo di quel piano finito in parte. Noi siamo a zero. Il rondò o meglio rondò e allargamento (progetto iniziale) in strada Caposcardicchio per arrivare in sicurezza all’ospedale, anche quello in attesa per 2 cellule di esproprio. Sono passati anni e ancora anni”.
“Manutenzione di marciapiedi, luci , fontane : sembra dover chiedere la grazia ogni volta per poter ricevere riparazioni. Abbiamo il sistema mezzi pubblici, tipo la metropolitana in superfice, all’inizio corse ogni 15 minuti poi pian piano diradate negli orari. Quest’anno in alcune zone dove abbiamo avuto la riduzione per la raccolta indifferenziata perché l’anno scorso non siamo riusciti a raggiungere il 65 per cento, ma se tu Sistema, non provvedi a darci i mezzi per arrivare a quel risultato, perché dobbiamo pagare solo noi?”
Ed infine il tema della sicurezza. “Sicurezza da piangere, banda di ragazzini che distruggono tutto, fuochi pirotecnici ogni sera, molti cassonetti da cambiare non cambiati. Ma di cosa stiamo parlando? Questa la triste situazione del nostro San Paolo, ormai ci siamo abituati perché da anni è così. Servizi demografici abbandonati senza ricambio dopo i tanti pensionamenti. Ma lo stesso buon Natale a Decaro e alla sua amministrazione”.