Un omaggio ad una vittima innocente ma, al contempo, un gesto che deturpa il patrimonio monumentale cittadino. Fa discutere, a Bari, l’immagine di Benedetto (Benny) Petrone, il ragazzo ucciso in un agguato fascista a Bari Vecchia nel 1977, apparsa nelle scorse ore ai piedi della storica statua del cavallo, donata alla città dalla Banca Popolare di Bari e che campeggia nel centralissimo corso Vittorio Emanuele.
“Benny vive” si legge sulla scritta lasciata, con una bomboletta spray, ai piedi del monumento della città e sotto il ritratto del giovane barese. Un gesto nato, certamente, dalla volontà di ricordare la vittima innocente, a meno di un mese dallo scorso 28 novembre quando, lo stesso sindaco della città Antonio Decaro, aveva celebrato la sua memoria in occasione del 43esimo anniversario della scomparsa.
Un gesto che, però, lascia alla città il retrogusto amaro di un atto che macchia uno degli elementi simbolo del suo patrimonio monumentale.