“È previsto che il piano possa confermare alla sua realizzazione, cioè quando nel 2025 torneremo a 8 milioni di tonnellate di produzione, il pieno impiego di tutti i dipendenti attualmente in essere in ArcelorMittal in Italia”. A parlare è proprio l’amministratore delegato per l’Italia dell’azienda, Lucia Morselli, nel corso dell’audizione, presso le commissioni riunite Attività produttive e Lavoro della Camera, sulle prospettive industriali e occupazionali degli stabilimenti siderurgici ex Ilva.
Secondo Morselli, dunque, non sono previsti esuberi strutturali ed è previsto il rientro in piena occupazione dei 10.700 lavoratori. Non è prevista, inoltre, l’uscita di AncelorMittal dall’Italia, anche nel caso, remoto, in cui l’Europa non approvi l’accordo che è stato siglato la scorsa settimana con Invitalia. “ArcelorMittal è contenta di essere venuta in Italia, è soddisfatta del suo investimento. Non ci sono previsioni di uscita – precisa l’ad Morselli, che prosegue – Il 40% è un livello di investimento assolutamente accettato”.
La partecipazione di Invitalia “è soggetta all’approvazione da parte della comunità europea, che abbiamo stimato possa avvenire all’inizio del 2021, ci siamo dati come data di riferimento il 31 gennaio del prossimo anno”, ha concluso Lucia Morselli.